È scontro tra Italia e Germania dopo l’arresto della comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete, che ha forzato il blocco navale imposto dall’Italia per far sbarcare gli oltre 40 migranti che aveva salvato a largo delle coste libiche 17 giorni prima. Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha criticato la gestione italiana dell’emergenza, ma il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha rimandato la palla al mittente: “Pensi alla Germania e ai suoi concittadini”.
Poiché è un Paese fondatore dell’Unione europea, “ci aspetteremmo che un Paese come l’Italia gestisca casi del genere in modo diverso“, ha dichiarato Steinmeier parlando all’emittente tedesca Zdf. E ha anche invocato una presa di posizione dell’Europa, perché “assuma un ruolo più forte nel risolvere la questione migratoria”.
Immediata è arrivata la replica di Salvini: “Al presidente tedesco chiediamo cortesemente di occuparsi di ciò che accade in Germania e, possibilmente, di invitare i suoi concittadini a evitare di infrangere le leggi italiane, rischiando di uccidere uomini delle forze dell’ordine italiane. A processare e mettere in galera i delinquenti ci pensiamo noi”.
Sulla questione è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte, a margine del consiglio europeo: “Se Merkel mi parlerà di Rackete non lo so dire. Ma potrebbe essere l’occasione per chiedere se c’è stata e a che punto è in Germania l’esecuzione della pena per i due manager della Thyssen che sono stati condannati in Italia dopo regolare processo che si è esaurito in tutti i gradi di giudizio”.