Floccari rovina la festa della Juve che già pregustava la certezza aritmetica dello scudetto. La Spal coglie un successo storico, in rimonta, battendo 2-1 i bianconeri a oltre 60 anni dall’ultima volta. Sono tre punti pesanti per gli emiliani, che ‘vedono’ la salvezza salendo a 35 punti, frutto di quattro vittorie nelle ultime cinque gare. I bianconeri, con la testa alla Champions, pagano dazio dopo essersi illusi nel primo tempo con la rete del solito Kean, sempre più inarrestabile. Nella ripresa l’incornata di Bonifazi e il sigillo a un quarto d’ora dalla fine dell’attaccante 37enne, al primo centro stagionale, rinviano il primo match-point bianconero per l’ottavo titolo consecutivo, comunque solo rimandato. Prima c’è un quarto di Champions League da superare per Chiellini e compagni.
L’Ajax chiama e Allegri risponde ricorrendo a un turnover che definire massiccio sarebbe riduttivo. Spazio dal 1′ agli esordienti Kastanos, a centrocampo, e Gozzi, in difesa. Non sono volti nuovi, anzi, ma si rivedono dopo un lungo stop per infortunio anche Barzagli e Cuadrado, con i soli Cancelo e Bentancur – entrambi in campo ad Amsterdam – a fare gli straordinari. Davanti il tandem offensivo è quello annunciato, con Kean a far coppia con Dybala. La Spal replica con il consueto 3-5-2: Semplici punta su Floccari accanto a Petagna. Antenucci si accomoda in panchina. Il film del match è quello ipotizzato in partenza. La Juve gioca senza rischiare e premere più di tanto, affidandosi alle invenzioni dei singoli e alla voglia di emergere dei giovani. I padroni di casa si fanno preferire occupando stabilmente la metà campo avversaria senza tuttavia creare grossi pericoli dalle parti di Perin. Ad accendere la miccia ci pensa così il solito Kean, che infila la sesta rete consecutiva nelle ultime sei uscite deviando il tiro senza troppe pretese di Cancelo.
Nella ripresa però la Spal aggiusta subito la situazione. Sugli sviluppi di un corner Bonifazi prende l’ascensore e sovrasta Bentancur, infilando il pallone lì dove Perin non può arrivare. Gli emiliani prendono coraggio e fiducia, mentre la Juve si barrica dietro. Il vento però è cambiato e rispetto ai primi 45 la Spal riesce anche a rendersi pericolosa in area di rigore avversaria. Perin infatti salva al 13′ sul tentativo di Murgia sul cross di Lazzari. Allegri tenta di scuotere i suoi inserendo Nicolussi al posto di Kastanos, e il neo entrato si fa subito notare con un tiro a giro da fuori che viene disinnescato da Viviano. La svolta arriva a un quarto d’ora dalla fine. Break di Murgia che fa fuori un paio di avversari a centrocampo, la palla finisce a Floccari che non poteva scegliere palcoscenico migliore per segnare la prima rete in campionato ribaltando la partita e avvicinando la sua squadra alla sospirata salvezza. L’assedio della Juve, vero e concreto con l’aggiunta di Bernardeschi nel finale, si rivela tuttavia infruttuoso, anche perché De Sciglio all’ultimo secondo manda a lato di testa. Non è suo il gol copertina di uno scudetto comunque destinato ad arrivare. Resta solo da capire se nelle prossime 24 ore o più avanti.