La Juve, alle prese con il crack di Morata e i flop con Lucento e Cesena, il Milan che imbarca acqua già dalle prime uscite, otto le reti subite nei due test match della Guinness Cup, l’Inter che vede in Osvaldo (tre reti la scorsa stagione) la soluzione a tutti i problemi offensivi di Mazzarri. Zitta zitta la Fiorentina, lontana dai riflettori se non per l’affare Barcellona – Cuadrado, si sta godendo quello che, già dallo scorso anno, doveva essere il tandem delle meraviglie di Montella. Mario Gomez e Giuseppe Rossi sembrano aver lasciato alle spalle i problemi fisici dell’ultima stagione e, in questo precampionato, stanno affinando il feeling. Quello con il gol, di feeling, non è mai stato un problema, né per il tedesco a quota tre (un gol ai sammarinesi del La Fiorita, uno ai greci del Kalloni e uno all’Estudiantes), né per Pepito, in rete la notte scorsa nella sconfitta per 2-1 con il Palmeiras. Ma forse non sono questi i numeri da analizzare. Perché il duo Rossi – Gomez può rompere gli equilibri? Chiedetelo alle 75 reti in 115 partite di Mario con la maglia del Bayern Monaco o alle 16 messe a segno in uno scampolo di stagione da Giuseppe prima del tackle di Rinaudo. La domanda giusta forse è un’altra, basteranno loro due per colmare il gap di 13 punti dal Napoli, dal terzo posto, dalla Champions, emerso nella serie A 2013/2014?
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