La quota vincente
Notizie dal Mondo

Sex Workers Day, il 2 giugno è ‘giornata internazionale dei lavoratori del sesso’

Foto AP-LaPresse - Tutti i diritti riservati

 Si chiamava in origine International Whore’s’ Day, Il giorno delle prostitute, poi evoluto in Sex Workers Day, la giornata internazionale delle lavoratrici e lavoratori del sesso. Cade ogni anno il 2 giugno, in concomitanza della Festa della Repubblica italiana. Forse anche per questo alle nostre latitudini non se n’è mai parlato troppo. Eppure in altri paesi europei la ricorrenza è sentita e celebrata fin da quel 2 giugno del 75 quando decine di prostitute si radunarono spontaneamente di fronte alla chiesa Saint Nizier di Lione per protestare contro le condizioni disumane e abusi legati al loro mestiere. 

 Questo 2 giugno legato a gravi e nuove difficoltà per il settore legate alla pandemia covid, la ricorrenza verrà celebrata anche in Italia con varie iniziaive. L’Italia, parlando solo di prostituzione, conta oltre 120 mila lavoratrici del sesso. Escort Advisor, forse il sito di recensioni di escort più visitato in Europa dà vita a una iniziativa senza precedenti: una home page dedicata e la possibilità per le inserzioniste già registrate di avere il 2 giugno come giorno di pubblicità gratuito. A comunicarlo in una nota lo stesso sito specializzato che sciorina diversi dati legati al settore e alla crisi che lo travolge. “Sulla penisola soprattutto in questi mesi di lockdown, si è risvegliato il dibattito sui diritti e doveri civili della categoria. Il 30% infatti, ha accusato il duro colpo del blocco dell’emergenza e ha sofferto situazioni di fame e profondo disagio, non potendo fare richieste per aiuti statali. Anche per questo motivo Escort Advisor aveva sostenuto nel mese di aprile la raccolta fondi ‘Nessuna da Sola!’ partita dalle più importanti e storiche associazioni italiane di sex workers e servizi di outreach come il Comitato per i diritti civili delle prostitute Onlus. #sexworkiswork è l’hashtag internazionale che si è diffuso sui social proprio per evidenziare l’affermazione di dignità dei/delle sex workers. Questo va a sottolineare che il sex work è nella maggior parte dei casi una libera scelta professionale, che in Italia vede ancora in confusione una regolamentazione chiara e a tutela dei lavoratori/trici del sesso”.

 “La prostituzione in Italia è legale – sottolinea la nota di Escort Advisior – ma non è regolamentata. Vige dunque un modello abolizionista. I reati che sono stabiliti dalla legge sono legati all’induzione, al favoreggiamento e allo sfruttamento della stessa. È legale, quindi, consumare un rapporto sessuale con una escort sia a casa di questa che in qualsiasi altro luogo, purché non pubblico.

 E’ rilevante che in Italia si stimino circa: 120.000 escort (donne e trans) 1000 gigolò, 18.000 camgirls, 20.000 massaggiatrici erotiche, 7000 porno star, 50.000 prostitute OTR (su strada), contro: 240.000 avvocati, 105.000 pizzaioli, 40.000 tassisti, 45.000 dentisti. Non sembra smuoversi la possibilità di regolamentare il sex work in Italia. Addirittura l’ultima sentenza (141) del 2019 della Corte Costituzionale, era offensiva verso le professioniste del sesso che operano in Italia”. “Le equipara a persone incapaci di intendere e di volere, mentre abbiamo visto che all’inizio della crisi sanitaria sono state tra le prime categorie a fermare il proprio lavoro ancora prima del Decreto – spiega Mike Morra, fondatore di Escort Advisor – Nel nostro Paese sono oltre 20 milioni i clienti del sesso a pagamento, ma è radicato nella nostra società che la prostituzione sia inevitabilmente legata allo sfruttamento. Non si crede possibile la consapevole e razionale scelta di utilizzare il proprio corpo liberamente per lavorare e guadagnare attraverso il sesso. La libera scelta delle professioniste del sesso risulta evidente analizzando il loro modo di pubblicizzarsi. Su Escort Advisor per esempio si sponsorizzano con profili ben gestiti con foto reali, descrizioni dei servizi e recensioni che ne attestano la professionalità e veridicità”.

 “Un altro tema – conclude la nota – che apre dibattito sul settore in Italia è legato all’inquadramento fiscale del sex work. Ha un codice Ateco di riferimento ed è considerato legale dall’impianto normativo, anche se l’ultima legge risale al 1958 (legge Merlin) e nel corso degli anni si sono solo pronunciate sentenze, come quella del 2016 della sezione tributaria della Corte di Cassazione che qualifica gli introiti delle escort solo come “redditi diversi derivanti dall’attività di lavoro autonomo non esercitata abitualmente o dalla assunzione di obblighi di fare”.

 “Certo le sex workers potrebbero versare Iva e Irpef, ma senza avere nulla in cambio, visto che l’attuale normativa non lo permette. Inoltre non hanno tipi di tutela legale nemmeno per il proprio lavoro – continua Mike Morra – il contratto tra chi si prostituisce e il cliente, sia esso scritto o verbale, è ritenuto nullo. Se il cliente non riceve la prestazione nei termini concordati non può rivalersi in alcun modo e anche la escort se non riceve il pagamento non ha tutela legale. E’ un dato di fatto che nei Paesi in cui la prostituzione è legale e regolamentata i tassi di crimini e pericoli legati ad essa siano nettamente inferiori sia per le escort sia per i clienti, come in Germania o in Svizzera. Dove invece le sex workers vengono criminalizzate vige il Far West, come negli Stati Uniti. L’Italia vive come al solito in un limbo”.
 

Questo blog non è una testata giornalistica ed è aggiornato senza periodicità. Non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Le previsioni e i pronostici presenti all’interno del blog sono frutto di opinioni personali che riguardano il possibile esito di eventi sportivi, scelti a discrezione dell’autore, e sono espressi precedentemente allo svolgersi degli eventi stessi. L’autore cerca di fornire dati accurati e aggiornati ma non offre alcuna garanzia assoluta circa l’accuratezza o l’attualità del contenuto del sito, come non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori o omissioni.
L’autore dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all’autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. L’autore del blog si riserva il diritto di rimuovere senza preavviso e a suo insindacabile giudizio commenti che risultino offensivi, volgari, blasfemi, inutili, altamente provocatori o che abbiano contenuti di natura pubblicitaria. Inoltre, l’autore non è in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità.
Ogni visitatore del blog si impegna a prendere visione di questo disclaimer e ad accettarne tutte le condizioni.

This website is hosted Green - checked by thegreenwebfoundation.org

Questo sito confronta le quote e i bonus offerti dai Bookmakers da noi selezionati, in possesso di regolare concessione ad operare in Italia rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il servizio, come indicato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni al punto 5.6 delle proprie Linee Guida (allegate alla delibera 132/19/CONS), è effettuato nel rispetto del principio di continenza, non ingannevolezza e trasparenza e non costituisce pertanto una forma di pubblicità

Forniamo giornalmente pronostici, suggerimenti ed anteprime sulle principali competizioni sportive. Grazie ai nostri consigli ti aiutiamo a scegliere tra le offerte dei bookmaker in possesso di regolare concessione ad operare in Italia rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

B-Lab LIVE! e blabsport.it sostengono il Gioco Responsabile. Il gioco é severamente vietato ai minori di 18 anni‎ e può causare dipendenza patologica.

B-Lab Live! © 2013-2019 Boris Production srl P.IVA 01804480992. Powered by CSS Communication® - Tutti i diritti riservati - Sito in Costruzione -

To Top