Stati Uniti e Turchia hanno raggiunto un accordo per fermare l’offensiva turca contro i curdi nella regione del Rojava, in Siria. L’annuncio è stato dato dal presidente americano Donald Trump via Twitter parlando di “milioni di vite che saranno salvate”. Subito dopo il suo vice Mike Pence, da Ankara in Turchia, dove è volato per incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan, ha dato ufficialmente il cessate il fuoco. La Turchia, ha spiegato, acconsente a una pausa nell’offensiva per consentire il ritiro delle forze curde dal confine: uno stop di 5 giorni in cui gli Usa favoriranno l’evacuazione dei combattenti curdi dalla zona di sicurezza concordata con Ankara. E poi l’operazione “sarà fermata interamente al completamento” del ritiro delle milizie Ypg. Di conseguenza, Washington revocherà le sanzioni imposte. “Gli stati uniti lavoreranno al fianco della Turchia, e con le nazioni di tutto il mondo per garantire che la pace e la stabilità siano all’ordine del giorno in questa zona sicura al confine tra Siria e Turchia”, ha detto Pence illustrando alcuni dettagli: Ankara – ha spiegato – otterrà una zona di sicurezza concordata con gli Usa di circa 32 chilometri oltre il suo confine siriano. Per il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu l’accordo costituisce una “pausa” delle operazioni militari, che si trasformerà in una fine definitiva dell’offensiva solo se i curdi si ritireranno interamente, come concordato. “Questo accordo non avrebbe mai potuto essere fatto 3 giorni fa. E’ servito un po’ di amore ‘difficile’ per ottenerlo. Una grande cosa per tutti. Sono fiero di tutti!”, ha twittato Donald Trump.
Siria, accordo Usa-Turchia su cessate fuoco
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