C’è anche un cittadino americano, Travis Timmerman, tra i prigionieri del regime di Assad tornati in libertà dopo la caduta del presidente siriano. L’uomo, trovato e soccorso dai ribelli, in un primo momento era stato identificato da alcuni media arabi come il giornalista americano Austin Tice, fatto presto smentito. Timmerman, che ha parlato alla rete televisiva Al-Arabiya, ha raccontato di essere stato liberato dopo sette mesi di detenzione e di aver attraversato la Siria dal Libano per un pellegrinaggio religioso.
Il giovane americano era apparso in alcuni video circolati online in cui i ribelli dicevano di averlo localizzato e di tenerlo al sicuro. Timmerman ha affermato di aver attraversato illegalmente la Siria a piedi dalla città libanese orientale di Zahle e ha aggiunto di essere stato trattato bene durante la detenzione, ma di aver sentito torturare altri giovani. “Era tutto a posto. Mi hanno dato da mangiare. Mi hanno dato da bere. L’unica difficoltà era che non potevo andare in bagno quando volevo”, ha raccontato ad Al-Arabiya. Gli era permesso di andarci solo tre volte al giorno. “Non sono stato picchiato e le guardie mi hanno trattato decentemente”, ha assicurato.