Sì alla legalizzazione dell’aborto in Irlanda. È quanto rivela un exit poll pubblicato dall’Irish Times e condotto da Ipsos/Mrbi, secondo il quale nel referendum hanno prevalso i sì con il 68% contro il 32% dei no. Secondo la proiezione della tv nazionale, il “sì” avrebbe ottenuto addirittura il 69%. La percentuale più alta di favorevoli è tra i votanti più giovani, nella fascia di età 18-24, e raggiunge l’87%. I primi risultati ufficiali sono attesi per le 12 di sabato, mentre quelli definitivi saranno annunciati più tardi.
“Grazie a tutti coloro che hanno votato oggi. La democrazia in azione. Sembra che domani faremo la storia”, ha scritto su Twitter il primo ministro Leo Varadkar, che sostiene la riforma.
Thank you to everyone who voted today. Democracy in action. It’s looking like we will make history tomorrow…. #Together4Yes
— Leo Varadkar (@campaignforleo) May 25, 2018
Alle urne erano attesi 3,5 milioni di cittadini per esprimere il proprio parere sull’emendamento costituzionale, del 1983, che impedisce l’interruzione di gravidanza in tutti i casi, fatta eccezione in presenza di reale pericolo di vita per la donna. Chi vi ricorre illegalmente rischia 14 anni di carcere, quindi la maggior parte delle donne irlandesi che abortisce lo fa in cliniche all’estero, generalmente nel Regno Unito.
Nel 2013, dopo che una donna morì perché le fu negato di interrompere una gravidanza, fu introdotta la possibilità di abortire quando la vita della donna è a rischio. Il governo ha proposto che, se l’ottavo emendamento sarà bocciato, l’Ivg sarà consentita fino alla 12esima settimana di gravidanza, e fino alla 24esima settimana in circostanze eccezionali.