L’unità di crisi della Farnesina è attiva sin da stanotte ed è in contatto con il consolato italiano a Istanbul per le verifiche di rito per appurare se ci siano italiani coinvolti nell’attacco di Capodanno in discoteca che è costato la vita ad almeno 39 persone, di cui una quindicina stranieri. Decine sono invece i feriti, dopo che un attentatore travestito da Babbo Natale ha aperto il fuoco nel famoso club Reina. Tra le vittime straniere dell’attentato già identificate ci sono cittadini sauditi, marocchini, libanesi e libici. Il killer, secondo le autorità, sarebbe in fuga. “Siamo in contatto con gli italiani presenti a Istanbul e fin qui, fortunatamente, non ci sono riscontri negativi”, ha spiegato il ministro degli Esteri Angelino Alfano, ma sono comunque in corso verifiche sulle vittime, dato che nella discoteca al momento dell’attacco si stima ci fossero circa 600 persone. “A nome del Governo, del popolo italiano e mio personale le esprimo le più sentite condoglianze per il vile e brutale attacco terroristico che ha colpito Istanbul questa notte”, le parole del premier Paolo Gentiloni, “in questo momento doloroso le confermo la solidarietà piena del governo italiano e la determinazione assoluta a combattere insieme contro la piaga del terrorismo”.
Strage Istanbul, in corso verifiche Farnesina su vittime italiane
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