Stretta contro la droga nelle scuole e risorse per la lotta al fenomeno. Il ministero dell’Interno ha messo a disposizione di 15 comuni con più di 200 mila abitanti un fondo di due milioni e mezzo per contrastare lo spaccio di droga davanti alle scuole.
Il Viminale ha annunciato che è “online la direttiva ‘Scuole sicure’ firmata dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, col piano straordinario contro la droga nelle scuole”. È stato messo a punto per le principali città italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia, Verona, Messina, Padova e Trieste. Avranno a disposizione un fondo complessivo da 2,5 milioni per incrementare i controlli, assumere agenti della polizia locale a tempo determinato, coprire i costi degli straordinari o installare impianti di videosorveglianza. I contributi potranno essere erogati quindi sia a copertura di spese correnti che di spese di investimento. I contributi saranno concessi alle amministrazioni dei comuni più popolosi, visto che i dati del Dipartimento della pubblica sicurezza evidenziano che lo spaccio di stupefacenti è maggiormente diffuso nei grandi centri urbani, dove peraltro si registra una più elevata concentrazione di studenti.
L’annuncio fatto dallo stesso ministro dell’Interno Matteo Salvini non è privo di un riferimento all’indagine giudiziaria sulla vicenda della nave di migranti Diciotti che lo vede coinvolto: “Io continuo, orgoglioso, il mio lavoro. Sperando di poterlo fare senza essere indagato, ho finanziato per la prima volta l’iniziativa. Scuole sicure prevederà controlli straordinari anti-droga in numerose città per bloccare gli spacciatori di morte (spesso immigrati irregolari) davanti alle scuole italiane, alla riapertura di settembre” è l’obiettivo indicato dal titolare del Dicastero degli Interni Salvini.
L’iniziativa ‘Scuole sicure’ si riferisce in particolare al bullismo e cyberbullismo oltre che al consumo di droghe. Diverse iniziative hanno visto impegnato il ministero dell’Interno sia a livello centrale, in collaborazione soprattutto col ministero dell’Istruzione, che a livello locale attraverso il concorso di prefetture e forze di polizia nella definizione di protocolli con gli enti locali e gli uffici scolastici regionali e provinciali e attraverso la partecipazione diretta di proprio rappresentanti a corsi di educazione e sensibilizzazione degli studenti. Per contrastare lo spaccio di droga davanti alle scuole possibili anche misure di allontanamento come il Daspo urbano nei confronti dei pusher.
L’operazione ‘Scuole sicure’ prevede che i Comuni interessati dovranno presentare i progetti alla prefettura entro il 20 settembre. Saranno trasmessi per il parere ai Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica per proseguire l’iter che fa capo al Viminale.