Il fatto di esserci rappresenta di per sé un sogno. Il Rio Ave dopo aver perso le finali di Taca de Liga e Taca de Portugal, proprio contro il Benfica, ha la terza occasione per portarsi a casa il primo trofeo della sua storia. La società nata nel 1939 grazie al primo posto delle aquile in campionato non solo hanno staccato il ticket per la Supercoppa di Portogallo che si svolgerà questa sera ma anche per l’Europa League. Nei preliminari i biancoverdi si sono guadagnati la qualificazione ai playoff grazie al successo, di misura, in casa del Goteborg e allo 0-0 interno del ritorno. Difficile, difficilissimo impensierire una squadra che, nonostante la maledizione europea, in patria è abituata a vincere da sempre ma le due gare ufficiali già disputate potrebbero rappresentare un’arma in più a livello di condizione. Il Rio Ave sul mercato non si è sicuramente svenato e l’arrivo di maggiore spessore è il brasiliano Bressan, ex Bate Borisov e Astana. Passando al team di Jorge Jesus, sono state le cessioni eccellenti il leitmotiv dell’estate: Markovic al Liverpool, Oblak all’Atletico, Andre Gomes al Valencia, Garay allo Zenit e Oscar Cardozo al Trabzonspor. Per rimpiazzarli un gruppo di aitanti giovanotti tutti da scoprire, molti dei quali provenienti dal Brasile: Talisca, trequartista ventenne del Bahia, Victor Andrade, ala diciottenne del Santos, Cesar, terzino ventunenne del Ponte Preta, la punta centrale Derley dal Maritimo, Bebè dallo United e Loris Benito dallo Zurigo. Basterà per mantenere l’egemonia in Portogallo? Porto e Sporting si sfregano le mani.
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