Thomas Bach: “Siamo colpiti da questa crisi come chiunque altro e siamo preoccupati come chiunque altro. Non viviamo in una bolla o su un altro pianeta“
Thomas Bach, Presidente del CIO, ha parlato in un’intervista al New York Times.
“Siamo colpiti da questa crisi come chiunque altro e siamo preoccupati come chiunque altro. Non viviamo in una bolla o su un altro pianeta. Ma nessuno può dire quali saranno gli sviluppi domani, fra un mese o fra oltre quattro mesi per cui non sarebbe responsabile fissare una data per una decisione o prendere una decisione adesso basandoci sulle speculazioni relative agli sviluppi futuri. Ci sono diverse previsioni; per questo facciamo affidamento sulla nostra task force che include l’Oms, che ci sta dicendo che è troppo presto per prendere una decisione. Allo stesso tempo stiamo monitorando da vicino quello che sta succedendo”.
“Ovviamente stiamo considerando vari scenari ma mancano ancora quattro mesi e mezzo. E ci sono leghe e federazioni molto più ottimiste di noi visto che hanno sospeso le loro competizioni solo fino ad aprile o maggio; le Olimpiadi, invece, inizieranno a fine luglio“.
“Non mi presterò a speculazioni e diciamo a tutti gli atleti e a quella metà del mondo che guarda le Olimpiadi che la cancellazione dei Giochi ad oggi non è in agenda“.
“La priorità è tutelare la salute di tutti e sostenere il contenimento del virus. In secondo luogo la decisione del Cio non sarà determinata da alcun interesse finanziario: qualsiasi cosa succeda, il Cio sarà nelle condizioni di operare e portare avanti la sua missione. Non abbiamo problemi di liquidità e per quanto ne so, nemmeno il Comitato organizzatore“.
“Posso capirli, ho sperimentato una situazione simile di incertezza per i Giochi di Mosca nel 1980. La cosa peggiore per un atleta è l’incertezza che lo distrae dagli allenamenti e dalla preparazione. Nella conference call di mercoledì abbiamo però detto loro che non possiamo pretendere di avere tutte le risposte alle loro domande, siamo nella loro stessa situazione“.