Torino, 24 lug. (LaPresse) – “E’ un peccato, sono ancora un po’ arrabbiato per la finale. Lui ha tirato molto bene, io ho provato a cambiare, non me l’ha permesso. Se me l’avessero detto ieri però avrei firmato probabilmente. Certo quando arrivi lì ci provi, sono felice, non riesco ancora bene a realizzare”. Sono queste le prime parole di Luigi Samele dopo l’argento olimpico conquistato nella scherma, nella gara di sciabola. L’azzurro si è arreso solo al fenomeno ungherese Aron Szilagyi. “Mi sono fatto un bellissimo regalo – ha aggiunto il pugliese, che domani compirà 34 anni – Ora c’è pochissima pausa, domani mi godo mezza giornata il mio compleanno, poi si pensa alla gara a squadre. Non va messa in secondo piano, è importantissima, noi ci crediamo. I miei compagni sono pronti, sono forti, vogliamo farci valere. Non dico altro”.
Tokyo 2020, Samele: Felice per argento ma un po’ arrabbiato per la finale
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