Ultimo sforzo in salita per i big che si stanno giocando la maglia gialla alla Grande Boucle. Nella diciassettesima tappa è successo di tutto: la maglia verde e cinque volte vincitore di tappa Marcel Kittel si è ritirata (dopo una comunque evidente sofferenza nel portare a termine le ultime frazioni), mentre Fabio Aru, arrivando sul traguardo dopo Froome, Bardet e Uran, con il francese e il colombiano a 27”, è ora al quarto posto in classifica generale con un ritardo di 53” dalla maglia gialla, ancora sulle spalle dell’inglese del Team Sky. Diciottesima tappa dura, con l’ultimo arrivo in salita di questa edizione del Tour: si parte da Briançon e si arriva sull’Izoard, con 179,5 km caratterizzati da da due gpm, uno di terza categoria (la Cote des Demoiselles Coiffees) e uno di prima categoria (Col de Vars), prima del l’impegnativa salita finale, su uno dei luoghi simbolo del Tour e della Francia. Si tratta dell’ultima possibilità per attaccare i diretti concorrenti, e coloro che verosimilmente partiranno battuti nella crono di Marsiglia (leggi Aru e Bardet) non potranno far altro che tentare di guadagnare secondi preziosi in vista dell’obiettivo finale.
I FAVORITI
Si tratta ovviamente di una tappa che sorride agli scalatori: Chris Froome potrebbe gestire, o incrementare, il suo vantaggio, ma come detto Bardet e Aru dovranno necessariamente tentare il colpo grosso. Occhio anche a Uran, salito a sorpresa al secondo posto e con una pedalata davvero ottima: il colombiano potrebbe approfittare delle schermaglie fra i tre avversari e piazzare la zampata decisiva. Qualche chances anche per Mikel Landa, di gran lunga il miglior scalatore del Tour: il basco scudiero di Froome potrebbe essere l’ago della bilancia, e pur senza insidiare la leadership del compagno potrebbe provare l’attacco per far uscire allo scoperto gli altri candidati alla maglia gialla. Altri nomi caldi sono Contador e Barguil, tra coloro che proveranno la fuga da segnalare inoltre De Gendt, Atapuma, Roglic, Pauwels e Navarro.