Nessuno può fermare Marcel Kittel! L’arrivo di Pau nell’undicesima tappa ha celebrato, ancora una volta, il velocista tedesco, che, alla guida della Quick-Step Floors, è giunto senza particolari patemi primo al traguardo, consolidando la sua maglia verde. Resta in giallo, invece, Chris Froome, con sempre 18 secondi di vantaggio su Fabio Aru, in una tappa che non prevedeva difficoltà per i big di classifica, ma ha riservato più di un colpo di scena a causa delle molte cadute. Tra i tanti, ad assaggiare l’asfalto anche Bardet e Contador, fortunatamente senza particolari conseguenze. E’ andata peggio purtroppo a Dario Cataldo, che è stato costretto al ritiro: Fabio Aru perde così un compagno prezioso, di cui avrebbe avuto bisogno nella dodicesima tappa. Cambia infatti decisamente lo scenario, e dopo due tappe pianeggianti il gruppo arriva sui Pirenei. Un vero e proprio tappone, la frazione più lunga tappa di questo Tour de France, che con 214,5 km e ben cinque GPM, è una delle più dure di tutta la competizione. I cinque GPM sono: Cote de Capverne, Col des Ares, Col des Mente, Port de Bales (12 km con una pendenza dell’8%) e Col de Peyresourde, una delle salite storiche della Grande Boucle. Infine strappo finale verso Peyragudes, dove è posto l’arrivo di questa tappa, più “compatibile” con Fabio Aru, che si gioca buona parte delle sue chance di vincere questo Tour de France, e degli altri uomini di classifica.
I FAVORITI
Sono i big i favoriti di questa tappa: Aru, Bardet e Froome hanno già dimostrato a Chambery di voler fare gara dura per vincere la frazione e ottenere così i relativi abbuoni. Tanti anche i km di discesa, e forse saranno questi, più ancora delle salite, a fare la differenza. Froome e Bardet sono ottimi discesisti, potrebbero provare a piazzare il colpo. Ci sarà sicuramente una fuga, grazie alla quale chi ha già accumulato un discreto ritardo potrà provare a ottenere un successo di prestigio. La difficoltà della tappa è elevata, per cui saranno in ballo nomi importanti: occhio a Thibaut Pinot, Pierre Rolland, Primoz Roglic, Esteban Chaves e Daniel Navarro. Valida sempre anche la giocata Altro, visto che in tanti cercheranno la gloria personale.
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