(LaPresse) – Minacce e riti vodoo nei confronti di ragazze nigeriane, anche minorenni, che arrivavano in Sicilia ed erano costrette a prostituirsi in varie parti d’Italia. L”operazione ‘Promised Land’ della polizia di Catania su delega della locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 10 persone, accusate a a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Le giovani, illuse dalla prospettiva di un lavoro legale in Italia, venivano fatte arrivare illegalmente su barconi, carichi di migranti, in traversate a rischio. Il leader del sodalizio transnazionale, con la complicità in madrepatria dei familiari addetti al reclutamento e alla pratica dei riti magici, intratteneva i rapporti con i trafficanti di migranti stanziati in Libia, incaricati di curare la fase finale e più pericolosa del viaggio, ovvero la traversata via mare dalle coste libiche a quelle dell’Italia.
Tratta di esseri umani dalla Nigeria, 10 arresti a Catania
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