(LaPresse) Le Fiamme Gialle di Treviso hanno concluso un’operazione che ha consentito di sequestrare un laboratorio tessile, gestito in condizioni di assoluto degrado e pericolo per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Il laboratorio, di circa 130 metri quadri su due livelli, si trova a Breda di Piave (in provincia di Treviso): era privo di aerazione e uscite di sicurezza, carente di requisiti igienico-sanitari e dotato di impianti elettrici non a norma. L’amministratore della ditta è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Treviso, oltre che per la violazione delle norme sulla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro, anche per il reato di caporalato. Per chi indaga, la gestione del laboratorio è stata gestita da diverse imprese “apri e chiudi” che, che dopo essere divenute insolventi con l’amministrazione finanziaria, hanno trasferito personale e macchinari nella successiva impresa costituita “ad hoc”, che ha continuato a operare sempre nello stesso luogo, con gli stessi clienti e fornitori, ma cambiando solo il nome e la partita iva. Significativa la circostanza che le aziende, tutte gestite da cittadini stranieri, abbiano accumulato, in 12 anni, debiti con l’erario per circa un milione di euro.
Treviso: Guardia di Finanza sequestra laboratorio tessile per violazione sicurezza sul lavoro e caporalato
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