Giorno numero 101 di guerra in Ucraina. Il generale Alexander Dvornikov sollevato dalla guida delle truppe russe in Ucraina. Lo riportano fonti di intelligence che sottolineano come sia stato lo stesso presidente Putin a prendere la decisione di rimuovere il ‘macellaio della Siria’ dal comando delle operazioni militari. Intanto la Russia si dice pronta a offrire il porto di Mariupol per sbloccare l’export di grano ucraino. “Non ci sono problemi con l’esportazione” ha detto il presidente russo aggiungendo che il Cremlino si impegna a garantire la sicurezza dei porti sotto il suo controllo.
IN AGGIORNAMENTO
8h10 Kiev: “Riconquistato 20% territorio Severodonetsk”
I combattimenti a Severodonetsk “continuano” e i russi hanno “rafforzato” le loro truppe. Lo fanno sapere le forze armate ucraine. Lo riporta Unian. “Inoltre gli occupanti hanno lanciato un’offensiva in direzione del villaggio di Ustynivka, ma non hanno avuto successo”, spiegano ancora i militari di Kiev. Ieri il governatore ucraino della regione di Luhansk, Sergei Haidai aveva comunicato che il 20% della città era stato riconquistato.
8h01 Ucraina: Guterres, cessare subito le violenze serve dialogo Roma
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in una dichiarazione innovato la sua richiesta di porre fine alla violenza in Ucraina. “Rinnovo il mio appello per l’immediata cessazione della violenza, per l’accesso umanitario illimitato a tutti coloro che ne hanno bisogno, per l’evacuazione in sicurezza dei civili intrappolati nelle aree di combattimento e per la protezione urgente dei civili e il rispetto dei diritti umani in conformità con le norme internazionali”, ha spiegato. Per Guterres il conflitto “ha provocato violazioni inaccettabili dei diritti umani e sta infiammando una crisi globale tridimensionale – cibo, energia e finanza – che sta colpendo la maggior parte persone, paesi ed economie vulnerabili”. uterres ha affermato che le Nazioni Unite sono “impegnate nello sforzo umanitario”, ma alla fine saranno necessari negoziati e dialogo per risolvere il conflitto. Prima le parti si impegnano in sforzi diplomatici in buona fede per porre fine a questa guerra, meglio è per il bene dell’Ucraina, della Russia e del mondo”, ha concluso.