Secondo giorno del vertice del gruppo europeo dei Patrioti a Madrid in Spagna. I leader dei partiti sovranisti europei, tra cui il leghista Matteo Salvini, il primo ministro ungherese Viktor Orban e la leader del Rassemblement National francese, Marine Le Pen, hanno tenuto un evento pubblico all’Hotel Marriott Auditorium della capitale spagnola, davanti a una platea di circa duemila persone. A fare gli onori di casa, il leader del partito spagnolo di estrema destra Vox, Santiago Abascal.
In diretta da Madrid🇪🇸 insieme agli amici dei Patrioti, uniti in questa rivoluzione del buonsenso che sta risvegliando l’Occidente intero.#MakeEuropeGreatAgain#MEGA https://t.co/SRTGpsRi1S
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 8, 2025
Salvini ringrazia Patrioti per “appoggio durante il processo”, applausi
Il leader della Lega Matteo Salvini ha iniziato il suo intervento all’evento dei Patrioti a Madrid ringraziando in spagnolo per “l’appoggio” ricevuto durante il processo Open Arms. “Sono stato imputato per aver bloccato gli sbarchi dei migranti in Italia”, “e finalmente a dicembre sono stato assolto”, ha detto Salvini tra gli applausi dei presenti.
Salvini: “Bye bye Pedro Sanchez, bye bye Open Arms”
“Bye bye Pedro, bye bye Open Arms e viva la libertà“, ha detto ancora il segretario del Carroccio. “Diamo un affettuoso saluto a Sanchez e alle ong di sinistra da questa moltitudine”, ha aggiunto.
Salvini: “Tedeschi regalino a Scholz un biglietto per la Groenlandia”
“Quel genio di Scholz (il cancelliere tedesco, ndr) invece di preoccuparsi di salvare” i posti di lavoro in Germania “ha chiesto l’invio delle truppe” Nato “per difendere la Groenlandia”, “spero che gli elettori tedeschi lo accontentino e gli regalino un biglietto di sola andata per andare lui a difendere la Groenlandia“, ha proseguito Salvini, facendo riferimento alle elezioni federali del 23 febbraio in Germania. “A febbraio la Germania va al voto, è un’opportunità storica per cambiare le cose“, ha aggiunto il vicepremier accusando il governo Scholz di essere “il più disastroso del dopoguerra” e di aver portato la Germania e con lei l’Europa “al declino”.
Orban: “Per colpa di Bruxelles diamo soldi a guerra senza speranza”
Dopo di lui, è stato il turno di Orban, che ha criticato il supporto dell’Ue all’Ucraina. “Per colpa di Bruxelles diamo il nostro denaro all’Ucraina, a una guerra senza speranza“, ha detto. “Per colpa di Bruxelles l’economia europea sta affondando, per colpa di Bruxelles l’Europa è invasa da migranti illegali“, ha aggiunto Orban.
Kickl: “Formazione governo Austria va a gonfie vele”
Prima di loro, sono stati proiettati alcuni videomessaggi sul palco dell’evento. Tra questi, quello di Herbert Kickl, leader dell’Fpo in Austria, che ha ottenuto alle ultime elezioni il 29,2% dei voti e la maggioranza relativa. “Amici e compagni di lotta, un saluto da Vienna“, “in Austria la formazione del governo va a gonfie vele“, “il risultato delle ultime elezioni ha inviato un messaggio molto chiaro: i cittadini del nostro Paese vogliono un cambiamento”, ha affermato Kickl. Il 2025 è un “anno decisivo per i Patrioti”, il “nostro movimento è inarrestabile”, “facciamo diventare realtà il nostro obiettivo comune: Make Europe Great Again“, ha aggiunto.
Machado: “Nostra lotta è globale”
L’evento si era aperto, invece, con un videomessaggio della leader dell’opposizione venezuelana Maria Corina Machado. “Stiamo vivendo in un tempo di cambiamenti vertiginosi dove la società ha capito finalmente l’importanza della libertà” e che “per preservarla occorre sicurezza e buon senso”, ha detto la leader, sottolineando che “la nostra lotta è globale, in Europa e in Venezuela“. Poi, ringraziando il leader di Vox e presidente dei Patrioti Santiago Abascal per l’invito, ha detto: “Abbiamo gli stessi propositi, gli stessi valori e gli stessi nemici”.
Attiviste Femen irrompono durante l’evento
Nel corso dell’evento si è registrata anche una protesta da parte di alcune attiviste del gruppo femminista Femen, che si sono alzate dagli spalti mentre stava intervenendo dal palco l’estone Martin Helme. Un piccolo gruppo si è alzato in piedi urlando “fuori i fascisti” e una ragazza si è tolta la maglietta. Il gruppo è stato portato via mentre la folla gridava “fuori”.
