Se analizziamo le ultime cinque gare del 2013 vedremo che friulani e scaligeri hanno portato a casa lo stesso identico bottino, 7 punti. Il che diventa anello di congiunzione tra due formazioni che in realtà fino a questo momento sono andate a corrente alternata con prestazioni buone, e meno, intervallando periodi decisamente eccellenti ad altri mediocri.
Il Verona torna al Friuli dopo parecchio tempo: era il 2001 e vinse l’Udinese per 2-1. Tanto la squadra di Mandorlini quanto quella di Guidolin si sono espresse meglio in casa che fuori, undici gli incontri ufficiali con 6 vittorie dell’udinese e una sola vittoria dell’Hellas. Quattro i pareggi. Nell’Udinese Domizzi resta in dubbio dopo la frattura al naso mentre Muriel è ancora bloccato per almeno due settimane. Formazione tipo con problemi di abbondanza per Mandorlini che ha visto rientrare regolarmente Gomez, Rubin e Iturbe, protagonista in patria di un gravissimo incidente stradale per fortuna senza conseguenze, se non per l’auto: completamente distrutta.
L’Udinese ha subito gol in nove delle ultime 10 partite giocate in campionato, perdendone sei e d’altro canto hanno segnato un solo gol nelle ultime quattro gare casalinghe di Serie A, ottenendo tre sconfitte ed una vittoria. Una notevole inversione di tendenza rispetto all’inizio della stagione visto che i bianconeri non avevano perso al Friuli per 22 partite di campionato consecutive.
L’Hellas ha nell’attacco il suo punto di forza: imbattuto da tre giornate (due vittorie, un pareggio), il Verona ha già realizzato 31 gol con Luca Toni che ha già segnato quattro reti di testa, più di ogni altro giocatore in questo campionato.
Curioso che il capocannoniere dell’Udinese sia invece Thomas Heurtaux (nella foto dopo la marcatura messa a segno contro il Livorno) con quattro gol, come un certo Totò Di Natale.
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