La Virginia è diventato il 23esimo Stato Usa ad abolire la pena di morte. Il governatore democratico Ralph Northam ha firmato la storica legge nella giornata di mercoledì. Lo Stato ha il secondo numero più alto di esecuzioni negli Stati Uniti dopo il Texas: da quando la Corte suprema aveva reintrodotto la pena di morte nel 1976 ne ha eseguite 113. “La pena di morte della Virginia ha profonde radici nella schiavitù, nei linciaggi e nelle leggi di segregazione Jim Crow”, ha dichiarato il direttore esecutivo dell’organizzazione Death Penalty Information Center, Robert Dunham, sottolineando “il valore simbolico di smantellare questo strumento usato storicamente come meccanismo per l’oppressione razziale da una legislatura che si trova nella ex capitale confederata”. La svolta è avvenuta il mese scorso quando la nuova maggioranza Dem della Virginia, che per il secondo anno ha il pieno controllo del Parlamento locale, ha ottenuto l’approvazione dell’abolizione della pena di morte sia al Senato che alla Camera dello Stato. “Oggi non c’è spazio per la pena di morte”, ha detto il governatore, sottolineando che la pena capitale è stata applicata in modo sproporzionato a persone afroamericane e che dal 1973 oltre 170 persone sono state rilasciate dal braccio della morte dopo l’emergere di prove della loro innocenza. Oltre ai 23 Stati Usa che hanno adesso abolito la pena di morte, altri tre hanno in vigore delle moratorie imposte dai governatori.
Usa, la Virginia è il 23° Stato ad abolire pena di morte
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