In uno dei quattro match di spareggio per il Mondiale 2014 si affronteranno Islanda e Croazia. Il buon senso e un minimo di esperienza direbbe Croazia: perché la nazionale di Kovac, per quanto bizzosa, umorale e zeppa di talenti a volte incostanti, è una squadra con valori consolidati e con campioni che giocano ormai da lungo tempo nei campionati europei più importanti e competitivi. Ma chi ha visto giocare una sola volta l’Islanda sa che questa sfida sul doppio campo, andata al nord e ritorno a Zagabria, non sarà così scontata. Anche se la Croazia dalla sua ha molta esperienza, anche se l’Islanda non è mai stata una sola volta a un Mondiale, anche se negli ultimi precedenti la Croazia he nettamente battuto l’Islanda con due vittorie segnando sette gol e subendone uno solo. Ma si parla delle qualificazioni al Mondiale del 2006. E le cose da allora sono cambiate parecchio.
Sotto la guida dell’esperto Lars Lagerback, già CT della Svezia di Ibrahimovic e della Nigeria in Sudafrica al Mondiale del 2010, l’Islanda ha saputo creare un gruppo di lavoro con straordinarie qualità fisiche e atletiche e un notevole tasso tecnico che è riuscito a tenersi alle spalle formazioni di valore come Norvegia e Slovenia e costruendosi una imbattibilità che è arrivata a cinque partite consecutive.
La Croazia vista nelle ultime partite non ha impressionato più di tanto, concedendosi qualche pausa di troppo e facendosi addirittura battere dalla Scozia nell’ultima (per altro inutile) partita del girone di qualificazione: cosa che a Kovac e al suo vice Stimac non è andata giù. Ma come detto quella di Luka Modric, Mario Mandzukic e Niko Kranjcar è una squadra di talenti puri, bizzosi e incostanti; capaci di trasformare una partita e di vincerla come di non presentarsi nemmeno sul campo.
L’Islanda punta molto su una difesa coriacea che nelle ultime tre partite di qualificazione ha concesso soltanto due gol e su un ambiente che è letteralmente galvanizzato: perché nella piccola isola non si parla d’altro che della ‘grande impresa’. I giocatori di qualità non mancano nemmeno qui: Sigurdsson (Tottenham), Sigthorsson (nella foto, spessissimo in gol con l’Ajax oltre che con la Nazionale), Halfredsson che gioca nel Bologna con ottimi risultati e Gudjonsen, stella ormai 35enne in forza al Brugge che sta facendo da chioccia a tanti giovani giocatori che sono nati nel suo mito e alla sua ombra.
Primo round a Reykjavik e Lagerback parla da uomo di buon senso: “Dobbiamo essere realisti – dice il CT svedese dell’Islanda – essere arrivati qui è già qualcosa di assolutamente straordinario. Abbiamo dimostrato carattere, personalità e una discreta qualità di gioco soprattutto nelle partite decisive. La Croazia ha molti più mezzi ed esperienza di noi. Ma non ci tireremo certo indietro. La prima gara sarà decisiva per farci capire dove possiamo arrivare”. Intanto, per dare un messaggio agli avversari, mentre la Croazia trotterellava per il campo e perdeva 2-0 in Scozia, l’Islanda a Berna rimontava a Berna contro la Svizzera vincitrice del gruppo E finendo per pareggiare 4-4.
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