Questa mattina davanti al Gip del tribunale di Viterbo, Savina Poli, si terranno gli interrogatori di garanzia dei sette operatori socio sanitari, dipendenti della Rsa privata ‘Villa Daniela’ di Latera, in provincia di Viterbo, finiti nell’indagine dei carabinieri della compagnia di Montefiascone e del Nas di Viterbo, indagati per maltrattamenti.
Uno degli arrestati dovrà rispondere anche di una presunta violenza sessuale nei confronti di una paziente. Gli indagati finiti in carcere sono Carmine Battiloro, di 23 anni e originario di Pitigliano, Marinela Ciasar di 52 anni, residente a Marta e Mirko Tosi di 36 anni, originario di Tuscania. Il giudice per le indagini preliminari ha poi emesso un provvedimento di interdizione alla professione di Oss per il cinquantanovenne di Ischia di Castro, Tommaso Curio, e per Eugenia Monelli di 31 anni, di Grotte di Castro, mentre un provvedimento d’interdizione per sei mesi è stato notificato dai carabinieri, a Domenico Renzetti di 49 anni.
Nessuna misura cautelare invece, è stata applicata al direttore della struttura, Mariano Perugini. Inquietanti le conversazioni captate con le microspie dagli investigatori durante le indagini e le immagini che hanno ripreso gli abusi sugli anziani indifesi, maltrattati ad ogni ora del giorno e della notte. “Ti mando al cimitero, Hai già sporcato il pannolone pulito… testa di…. L’hai finita de fa?… girate…mucca di Caserta. Statti zitta…. Muoviti un po’ che sei un ciocco di legno. Io la schiena per te non me la rompo”, urlava la giovane Oss, Eugenia Monelli, dopo aver dato uno schiaffo ad un’altra vecchietta ricoverata.
“Nei miei assistiti c’è sconforto e incredulità. La proprietà della struttura prende le distanze da questi lavoratori, peraltro forniti da una società esterna. Stiamo prendendo i provvedimenti necessari per allontanarli definitivamente e intraprendere azioni risarcitorie”, ha detto l’avvocato Enrico Valentini, legale della casa di riposo, ‘Villa Daniela’, che in questo caso è parte offesa. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Viterbo, è iniziata ad aprile del 2024 dopo la denuncia ai carabinieri da parte di alcuni ex dipendenti della Rsa, che avevano raccontato che nei confronti degli anziani ospiti della struttura, venivano perpetrati maltrattamenti e violenze. Fondamentali durante le indagini le microtelecamere installate dagli investigatori nella casa di riposo che hanno filmato l’orrore a cui i degenti erano sottoposti.
