Torino, 13 ago. (LaPresse) – “Mi sento come un maratoneta che dopo 41 km si deve fermare all’ingresso dello stadio olimpico, il luogo che aveva sognato e a cui aveva dedicato ogni fatica. Il fatto è che questa maratona, magari camminando, la voglio finire lo stesso”. Lo ha detto Mauro Berruto tornando, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, sulle sue sue recenti dimissioni dalla guida della nazionale di volley maschile italiana. L’ex ct torna sui fatti di Rio, dove a pochi giorni dall’inizio della World League cacciò alcuni atleti dalla squadra per aver ritardato il rientro: “Quattro giocatori hanno deliberatamente deciso di non rispettare una mia indicazione: fra i quattro, purtroppo, c’era Travica, il capitano. Allenatore e atleti non possono essere sullo stesso piano: ho sempre esercitato il buon senso, tuttavia ci sono momenti in cui il rispetto dei ruoli deve essere sostanziale”.
Volley, Berruto: Addio a Nazionale? Tornerò per finire mia maratona
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Torino, 13 ago. (LaPresse) – “Mi sento come un maratoneta che dopo 41 km si deve fermare all’ingresso dello stadio olimpico, il luogo che aveva sognato e a cui aveva dedicato ogni