Londra (Regno Unito), 29 ago. (LaPresse/PA) – Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, rischierebbe la vita se lasciasse l’ambasciata ecuadoriana, dove si è rifugiato tre anni fa. In una intervista a ‘The Times Magazine’, Assange ha raccontato che non vede la luce del sole da quando ha ottenuto l’asili politico perché teme per la sua incolumità. “Ci sono problemi di sicurezza – ha detto – anche in balcone. Ci sono state minacce di morte e allarmi bomba”. Il suo timore, dice, non è quello di essere ucciso con un’arma da fuoco, ma di essere rapito o colpito da un drone della Cia. “Fino a quando non mi convertirò all’Islam è poco probabile”, ha aggiunto Assange riferendosi all’eventualità del drone, “ma abbiamo visto che le cose stanno andando in quella direzione”. All’australiano è stato concesso l’asilo politico nel 2012 da parte del governo dell’Ecuador, in base alla Convenzione sui rifugiati del 1951.
WikiLeaks, i timori di Julian Assange: Ho paura di essere ucciso dalla Cia
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Londra (Regno Unito), 29 ago. (LaPresse/PA) – Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, rischierebbe la vita se lasciasse l’ambasciata ecuadoriana, dove si è rifugiato tre anni