Patrick Zaki compie 30 anni e per il secondo anno consecutivo passerà il suo compleanno in una cella della prigione di Tora, al Cairo. Lo studente egiziano dell’università di Bologna, nato il 16 giugno del 1991, è in carcere da oltre 500 giorni con accuse di terrorismo e diffamazione dello Stato. La sua sarà una festa triste, ma a Bologna è in programma un evento per manifestare tutta la solidarietà e l’affetto della città e dell’Italia intera per questo ragazzo, arrestato il 7 febbraio 2020 nella capitale egiziana.
A Bologna il percorso espositivo ‘Patrick Patrimonio dell’umanità”
Nel capoluogo emiliano si inaugura infatti il percorso espositivo ‘Patrick Patrimonio dell’umanità’, che si snoderà da Porta Saragozza all’arco del Meloncello fino al 30 giugno. Lungo 1.500 metri di strada verranno affissi cinquanta striscioni di due metri per uno con i disegni realizzati da Gianluca Costantini e che raccontano le storie di altrettanti prigionieri di coscienza, uomini e donne privati della libertà in 13 Paesi diversi. “Due patrimoni, quello della bellezza artistica e quello delle libertà inviolabili dell’individuo, si uniscono per mandare un messaggio universale, da Bologna, di rispetto dei diritti umani e giustizia”, scrive Amnesty International Italia.
L’iniziativa è organizzata da 6000 Sardine, Amnesty International Italia, Comune di Bologna, Università degli Studi di Bologna e Arcidiocesi di Bologna, in partnership con Coop Alleanza 3.0 e Station to Station, l’associazione che ha raccolto oltre 260mila firme su change.org per chiedere la cittadinanza italiana per lo studente egiziano del Master in Studi di genere dell’Università di Bologna.
All’inaugurazione, prevista per le ore 16 del 16 giugno a Porta Saragozza, interverranno: Virginio Merola, sindaco del Comune di Bologna; Matteo Lepore, assessore Turismo, Cultura e Immaginazione Civica del Comune di Bologna; Mirko Degli Esposti, prorettore vicario Alma Mater Studiorum Università di Bologna; Chiara Elefante, prorettrice per le Risorse Umane Alma Mater Studiorum Università di Bologna; Rita Monticelli, Coordinatrice Master GEMMA (Women’s and Gender Studies) – Università di Bologna; Mattia Santori e Jasmine Cristallo, portavoci nazionali 6000 Sardine; Giulia Groppi e Riccardo Noury di Amnesty International Italia; Gianluca Costantini, attivista, fumettista e autore delle illustrazioni della mostra; un rappresentante dell’Arcidiocesi di Bologna; Un/una rappresentante di Coop Alleanza 3.0. Parteciperanno inoltre i membri dell’associazione Station to Station, di Alumni e i/le rappresentanti di diverse comunità nazionali che operano a Bologna.
Enrico Letta: “Governo dia a Zaki cittadinanza italiana”
“Oggi Patrick Zaki compie trent’anni. In cella. Noi chiediamo al governo di applicare l’indicazione unanime del Parlamento e dargli la cittadinanza”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.
Oggi Patrick #Zaki compie trent’anni. In cella. Noi chiediamo al governo di applicare l’indicazione unanime del Parlamento e dargli la cittadinanza.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) June 16, 2021
David Sassoli: “Zaki non ha fatto niente, non ha commesso reati”
Anche il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ha voluto ricordare il caso dello studente egiziano. “Oggi questo ragazzo, Patrick Zaki, che amava l’Italia e studiava a Bologna, trascorrerà il giorno del suo trentesimo compleanno nelle galere egiziane, tra l’altro in piena emergenza Covid. È in prigione dal 7 febbraio 2020, ma Zaki (ritratto in questa immagine sfocata mentre è in tribunale) non ha fatto proprio niente, non ha commesso alcun reato. La sua detenzione è una vergogna per tutti coloro che credono nei valori umani e nei diritti fondamentali della persona”, ha scritto Sassoli. “Auguri, Patrick: non ti lasceremo mai solo”, conclude.