La Norvegia vieterà le armi semi-automatiche a partire dal 2021, dieci anni dopo la strage di Oslo e Utoya compiuta dall’estremista di destra Anders Behring Breivik (nella foto). Lo annuncia ad Afp Peter Frølich, responsabile conservatore per le questioni di giustizia in Parlamento. Traendo le conseguenze dal dramma che nel luglio del 2011 sull’isola di Utoya fece 69 morti, il governo di minoranza di destra aveva presentato l’anno scorso un progetto di legge che prevedeva il divieto di queste armi che si ricaricano automaticamente: “Oggi (martedì ndr.) è emerso che c’è una maggioranza che in Parlamento si raccoglie dietro questa proposta del governo. Dunque le armi semi-automatiche saranno vietate in Norvegia”, ha dichiarato il parlamentare ad Afp. La messa al bando di questo tipo di armi, che entrerà in vigore nel 2021, giunge mentre negli Stati Uniti è stato rilanciato il dibattito sul divieto di queste armi da fuoco a seguito della sparatoria del 14 febbraio in un liceo di Parkland, in Florida, in cui il 19enne Nikolas Cruz con un fucile d’assalto ha ucciso 17 persone.
Travestito da poliziotto e armato di un fucile semi-automatico Ruger Mini-14 e di una pistola Glock, Breivik aveva ucciso 69 persone, perlopiù adolescenti, sparando per circa un’ora e un quarto a un campo estivo della gioventù laburista il 22 luglio del 2011. Poco prima aveva fatto altre otto vittime in un attacco bomba contro la sede del governo a Oslo. In un rapporto pubblicato nel 2012, una commissione incaricata di trarre le conclusioni da questi attacchi aveva chiesto la messa al bando delle armi semi-automatiche, in un pacchetto di 31 raccomandazioni. “Questa decisione è una cosa molto buona anche se arriva tardi”, ha dichiarato la presidente del gruppo di sostegno alle vittime, Lisbeth Kristine Røyneland. “C’è voluto del tempo perché ci sono molti cacciatori in Norvegia che hanno armi semi-automatiche”, ha sottolineato Frølich. Breivik, 39 anni, che oggi si fa chiamare Fjotolf Hansen, è stato condannato nel 2012 a 21 anni di prigione (il massimo possibile con la legge norvegese che non prevede l’ergastolo), che potrebbero essere prolungati in maniera indefinita.