L’ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, il suo avvocato Thierry Herzog e l’ex magistrato Gilbert Azibert sono stati rinviati a giudizio per “corruzione attiva” e “traffico d’influenze”. Lo ha riferito Le Monde, citando una fonte vicina al dossier.
Si tratta dell’affaire delle intercettazioni, in cui Sarkozy nel 2014 avrebbe tentato di ottenere, tramite il suo legale, informazioni riservate da Azibert, al tempo giudice alla Corte di cassazione.
La condanna arriva dopo l’indagine nei confronti dell’ex presidente della Francia per “corruzione passiva, finanziamento illegale della campagna elettorale e occultamento di fondi pubblici libici”. Al centro dell’inchiesta vi sarebbero 5 milioni di euro in denaro contante dati a Sarkozy dall’allora potentissimo rais libico Muammar Gheddafi.
Dopo due giorni in stato di fermo, Sarkozy è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati e i giudici hanno limitato i suoi viaggi in alcuni Paesi, inclusa la Libia, e gli hanno impedito di parlare con altre nove persone coinvolte nelle indagini.