Torino, 14 apr. (LaPresse) – Un rigore di Arturo Vidal nel secondo tempo consente alla Juventus di battere per 1-0 il Monaco nell’andata dei quarti di finale della Champions League. Un successo di misura, sofferto, ma tutto sommato meritato quello dei bianconeri. La compagine monegasca si conferma di ottimo livello, ben messa in campo e con un paio di giovani di cui fra qualche anno sentiremo ancora parlare come Kondogbia, Martial e Ferreira Carrasco. Allegri alla vigilia aveva predicato pazienza ed attenzione ed in effetti proprio con queste armi la Juve alla fine è riuscita a domare un avversario che fra sette giorni sarà chiamato a cambiare il suo modo di giocare. Al Louis II, infatti, saranno i ragazzi di Jardim a dover fare la partita e inevitabilmente per gli attaccanti bianconeri potrebbero aprirsi spazi invitanti per affondare i colpi. Fondamentale non aver subito gol in casa, grazie ad un ottimo Buffon e ad una difesa che a tratti ha sofferto ma che alla fine si è confermata solida. Tutto sommato positivo il rientro di Pirlo, non certo al meglio ma comunque determinante nella giocata che ha portato al fallo da rigore su Morata. Ci ha pensato poi il Guerrero Vidal a scacciare i fantasmi del penalty fallito contro l’Olympiakos spiazzando Subasic e regalando una vittoria che potrebbe essere per la Juve l’anticamera per il Paradiso. Allegri recupera in extremis Pirlo e propone il modulo con la difesa a 4 composta da Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini ed Evra; a metà campo con il regista di Brescia ci sono Vidal e Marchisio con Pereyra dietro le punte Tevez e Llorente. Nel Monaco, Jardim deve rinunciare all’esperto centrocampista Toulalan e arretra Joao Moutinho in mediana inserendo Dirar al fianco di Ferreira-Carraso e il baby Martial in attacco. In difesa c’è l’ex Bologna Raggi, solo panchina per il bomber bulgaro Berbatov. Un solo precedente in Champions League, la semifinale del 1998 che vide la Juve imporsi nel doppio confronto 4-1 a Torino e sconfitta indolore per 3-2 nel Principato. I bianconeri persero poi in finale contro il Real Madrid.
La presenza di Pirlo si fa subito sentire al 4′ quando con un lancio illuminante serve Morata solo davanti al portiere ma lo spagnolo spara al volo in tribuna. Poco male, il segnalinee segnala un fuorigioco che però non c’era. Juve subito aggressiva e che ci riprova un minuto dopo con Tevez dal limite ma Subasic è attento e blocca. Alla prima occasione però è il Monaco a sfiorare il vantaggio con una azione travolgente di Martial sulla sinistra, assist in mezzo per Ferreira-Carrasco che tira incredibilmente centrale tra le braccia di Buffon. Gara spettacolare, con la Juve che replica a sua volta con una incursione di Pereyra sventata dalla difesa di casa. Sul capovolgimento di fronte ancora monegaschi pericolosi con Ferreira Carrasco che dal limite chiama Buffon alla deviazione in angolo. Ci prova anche Moutinho dal limite con palla a lato di un paio di metri. Dopo un inizio scoppiettante la gara cala leggermente di tono, con la Juve che non riesce a trovare spazi nella munita retroguardia monegasca. La squadra di Allegri, inoltre, soffre la velocità degli esterni offensivi di Jardim. I bianconeri si rivedono poco prima della mezzora quando Marchisio dal limite trova Tevez libero a due metri da Subasic, ma la conclusione al volo dell’Apache è centrale fra le braccia del portiere. Dopo un tentativo in contropiede di Martial fermato di fisico da Chiellini in area, nel finale di tempo altra ghiotta occasione per la Juve con Vidal che pescato tutto solo in area sulla sinistra calcia malamente alto sulla traversa.
Champions League, primo round alla Juventus: Vidal stende Monaco su rigore
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