Andrea Pulone è il 29enne di Monterotondo (Roma) nche nel tardo pomeriggio di venerdì ha sventato una rapina presso la sua abitazione e, nel tentativo di far scappare tre presunti ladri, avrebbe colpito con un colpo di pistola Enrico P., 16enne abanese con un precedente per furto, poi scaricato dai suoi presunti complici intorno alla mezzanotte al Gemelli di Roma in gravissime condizioni. “È stato un evento che uno non si aspetta di poter vivere – racconta Pulone ai microfoni de “l’Italia s’è Desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus – C’è stata questa intrusione in casa. Ho sentito dei rumori, sono andato a prendere la pistola in cassaforte. Dopo aver preso la pistola dalla cassaforte sono andato verso la stanza dalla quale provenivano i rumori. Ho sentito una resistenza quando ho provato a spingere questa porta. Ho spinto con forza e mi sono trovato di fronte tre persone. Uno reggeva la porta per non farmi entrare e poi ce ne erano altri due. Me li sono trovati davanti con una spranga di ferro“.
La reazione è stata immediata: “Ho sparato e loro si sono dati alla fuga. Quando li ho visti il mio primo pensiero è stato per la mia ragazza che si trovava al piano di sopra. Per me è stato un bello spavento. Il vantaggio di avere una pistola con me è stato quello di ottenere un effetto dissuasivo. Magari, in un corpo a corpo con tre malviventi poteva finire peggio. Con una pistola mi sono potuto difendere senza neanche arrecare tutti questi danni. Io ho cercato di sparare senza ferirli. A quanto mi hanno detto poi uno sarebbe stato colpito. Quanti colpi ho esploso? Non lo sapevo effettivamente. La cosa che mi ha colpito è che il rumore dei colpi, sotto effetto dell’adrenalina, sembrava rumore di miccette. Sono un tiratore sportivo, maneggio armi. Loro sono immediatamente scappati ma non ho visto l’auto con la quale scappavano. Quando se ne sono andati ho capito di aver sventato un rischio enorme. I miei genitori erano in Portogallo, pensavano di poter agire in modo indisturbato”.
Il fatto è avvenuto proprio nei giorni caldi dell’approvazione definitiva della nuova legge sulla legittima difesa fortemente voluta dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Il leader leghista nella serata di sabato, commentando quanto accaduto a Monterotondo, ha detto che il 16enne “se non avesse fatto il rapinatore, ora starebbe bene, a guardare Ballando con le Stelle”. E Pulone sottolinea: “Nel momento in cui una persona purtroppo intraprende un percorso di vita dedito al crimine è quella stessa persona a mettere in pericolo la sua vita. Se non fosse entrato nella proprietà tutto questo non sarebbe successo. Sono le stesse parole di Salvini? Magari lui lo dice in maniera più colorita però in fin dei conti il discorso è quello”.
Il procuratore di Tivoli Francesco Menditto, che si occupa della vicenda, intanto ha fatto sapere che Pulone “si deve sentire tutelato dallo Stato, perché stiamo individuando le altre perone che hanno partecipato al tentato furto”. “Per tutelare la sicurezza della persona che ha sparato – aggiunge Menditto – abbiamo disposto una vigilanza 24 ore su 24 nei sotto casa sua. E’ stato lui stesso, intorno alle 19 di venerdì scorso, ad avvisare il 112 che estranei erano entrati nella propria abitazione”.
“In questo momento – prosegue il procuratore – noi applichiamo la legge vigente, la nuova legge firmata da Mattarella tre giorni fa sarà applicata solo tra una ventina di giorni, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Vecchia o nuova legge, serve a accertare le responsabilità degli indagati. Con la nuova legge ci saranno ancora indagati, laddove la norma lo prevederà”.