Alarm Phone comunica su Twitter di essere stato contattato mercoledì sera “da una barca in difficoltà al largo della Libia. Le 90 persone a bordo hanno visto vari velivoli e un elicottero militare nelle vicinanze. Considerando la descrizione dalla barca crediamo sia la stessa già avvistata da Moonbird”, il velivolo di ricognizione della Ong Sea Watch. “Le autorità sono state informate della barca in difficoltà” mercoledì mattina, sostiene Alarm Phone, “un’imbarcazione della Marina italiana ha monitorato la situazione da vicino ma non ha offerto assistenza. Condanniamo questi continui atti di mancata assistenza e richiediamo adeguato soccorso immediatamente!”.
“La situazione sta degenerando – scrive ancora il servizio di supporto ai migranti -. Alle 23.47 le persone a bordo ci hanno detto che un lato del gommone si è sgonfiato e sta entrando acqua. Non hanno più carburante e sono alla deriva. Dicono che non sopravviveranno la notte se lasciati a mare”. “Alle 00.13 siamo riusciti a parlare di nuovo con le persone a bordo. Temono che i bambini muoiano di ipotermia. Ci sono 15 bambini, il più piccolo di 9 mesi. Hanno spostato i bambini nel lato dove c’è meno acqua. Una delle 20 donne è incinta e sta male. Non lasciateli morire!”, fa sapere Alarm Phone, che dopo un altro contatto con la barca alle 00.47 scrive che “le persone a bordo erano in panico”.
Alle 6.37 “le persone a bordo ci hanno contattati di nuovo. Vedono un elicottero volare intorno a loro ma non vedono alcuna imbarcazione. Ci chiedono se siamo a conoscenza di una possibile operazione di soccorso in arrivo, ma anche noi non sappiamo nulla”.