Ferragosto promette bene per le imprese del turismo, bisognose di recuperare dopo una prima parte di stagione estiva difficile. Per il ponte di quattro notti che va dal 14 al 18 è stato già riservato l’87% delle camere disponibili, con punte del 95% per le località balneari, del 92% in quelle lacustri e del 91% in quelle montane. Per il comparto si tratta di una conferma, visto che nello stesso periodo del 2018 il tasso di saturazione era arrivato all’88%. “Complici le chiusure di gran parte delle attività produttive, agosto resta il mese dove si concentrano le vacanze degli italiani”, afferma Vittorio Messina, presidente di Assoturismo. Proprio l’associazione della galassia Confesercenti ha raccolto i dati sulle prenotazioni, dai quali emerge con le regioni più ambite siano Sardegna, Liguria e Trentino-Alto Adige. “In generale, questo mese stimiamo di aver raggiunto 83 milioni di presenze nelle strutture ricettive, pari ad oltre il 40% dell’intero trimestre estivo”, prosegue Messina, evocando “una remuntada della domanda turistica interna positiva” dopo il rallentamento di giugno e luglio.
A preoccupare è però l’indebolimento della domanda straniera per le città d’arte. “E’ un fenomeno da monitorare”, conferma il numero uno di Assoturismo. Le cifre mostrano in effetti un trend di leggera diminuzione per le strutture delle località collinari e rurali (84%) e, appunto, delle città d’arte (71%), che scontano una domanda internazionale in flessione anche di 10 punti percentuali. A confermare invece la tenuta delle più classiche vacanze al mare e del giro d’affari che ruota intorno alle spiagge è una indagine di Unioncamere-Infocamere, che rileva come in dieci anni il numero di stabilimenti balneari sia crescito del 26%, portando il totale a quota 6.823. La performance ha un epicentro evidente: la Romagna, che piazza quattro località nelle prime cinque posizioni della graduatoria dei comuni col maggior numero di realtà imprenditoriali del settore. Se a Ravenna, Cervia, Rimini e Riccione si aggiunge Cesenatico – in settima posizione – si arriva a 745 imprese: l’11% del totale nazionale.