Il calore di Napoli si è fatto sentire. Ed è arrivato fin lungo la schiena corazzata degli Aqua Centurions, capaci di realizzare a due passi dal Vesuvio ciò che all’esordio a Indianapolis non era riuscito: mettersi alle spalle i DC Trident nella seconda tappa dell’International Swimming League e prendersi il terzo posto parziale, dietro agli irraggiungibili Cali Condors ed Energy Standard, in attesa del verdetto definitivo di domenica. Rispetto all’appuntamento di una settimana fa negli Usa il team di matrice italiana ha potuto contare sulla propria capitana, Federica Pellegrini, quarta nei suoi 200 stile ma comunque soddisfatta, a livello personale e di squadra. “Sono molto contenta del mio tempo, sono rimasta stupita – ha evidenziato la ‘Divina’, che ha nuotato in 1’53″85 – Ho iniziato la preparazione attorno al 26 agosto, ho fatto tutto in questo mese tranne che nuotare costantemente, ho avuto più impegni extra”. Il tifo e l’entusiasmo della rinnovata piscina ‘Felice Scandone’ hanno fatto il resto contribuendo a gonfiare il petto dei centurioni. “E’ stato spettacolare gareggiare in casa, regala sempre tante emozioni. Credo che anche le altre squadre abbiano capito cos’è il vero tifo – ha ammesso la regina dei 200 stile -. La Scandone si è fatta trovare pronta, mi è piaciuta. E’ un altro modo di vivere il nuoto”.
La squadra italiana è però solo a metà dell’opera. Dopo aver sopravanzato i Trident nella prima delle due giorni di gare (174 contro 162,5, con oltre dieci punti in più totalizzati rispetto a Indianapolis), grazie alla conferma di Martinenghi nei 50 rana e agli exploit delle staffette maschili, in particolare modo della 4×100 mista, l’obiettivo è serrare le fila e difendere la posizione guadagnata anche domenica sera. “Vogliamo mantenere il terzo posto – ha ribadito la capitana degli Aqua Centurions – E’ servito anche che i ragazzi stessero una settimana tutti insieme, si sta creando un legame fortissimo. Siamo più affiatati tra di noi e ci sproniamo l’un l’altro”. Soddisfazione, seppur paradossalmente con un pizzico di rammarico, anche da parte di Matteo Giunta. La squalifica di Margherita Panziera nei 200 dorso e il malore avvertito in vasca da Philip Heintz durante i 400 misti ha tolto infatti una manciata di punti alla squadra di base a Roma che sarebbero potuti tornare utili. “Il vantaggio sui DC Trident poteva essere più ampio – ha evidenziato il coach degli Aqua Centurions – Potevamo esser sopra anche di 30 punti. L’obiettivo è lo stesso che avevo a Indianapolis: arrivare davanti a loro, sono la squadra con cui dobbiamo confrontarci”. A supportare la squadra azzurra nella sua missione ci penserà nuovamente il tifo della Scandone. “Penso che tutti si siano accorti della differenza rispetto a Indianapolis, qui c’è stato calore e partecipazione da parte del pubblico – ha sottolineato Giunta – Giocando in casa abbiamo avuto questo aiuto ulteriore, credo sia anche per questo motivo che i ragazzi siano riusciti a dare quel qualcosa in più”. Che potrebbe tornare utile anche nella giornata di domenica.