Quello di Bruxelles è un “ottimo segnale, che va esattamente nella direzione indicata dall’Italia”, con fondi raccolti a livello europeo e poi girati ai singoli Stati in difficoltà per la crisi da coronavirus. Il premier Giuseppe Conte rivendica di aver ottenuto ciò per cui si era battuto con forza nei negoziati europei. I quali, in realtà, dovranno continuare per definire l’esatto ammontare del Recovery Fund e il suo funzionamento. “Che le capitali europee lo assecondino”, è l’auspicio di Palazzo Chigi, dove si preme affinché le risorse vengano liberate al più presto.
Dal Pd il più contento sembra il ministro Dario Franceschini, capo delegazione dem nel Governo, secondo cui “dalla pandemia sta nascendo la nuova Europa”. Il segretario Nicola Zingaretti nota con soddisfazione che gli strumenti messi in campo dall’Ue vanno nella direzione auspicata dal Governo e per la quale “il Partito democratico ha contribuito a costruire le condizioni in Ue per arrivare a questo punto dei negoziati”.
Il M5S tesse le lodi della capacità negoziale del premier Giuseppe Conte: “In questi ultimi 2 mesi, ha svolto nel migliore dei modi la trattativa con gli altri Paesi”, si legge sul blog pentastellato, che annuncia: il Governo ora lavorerà a definire un piano di rilancio. Plaude anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che però avverte: “Non dobbiamo lanciarci in facili entusiasmi, perché questo è solo il primo tempo. Manca ancora la fase del negoziato che ci vedrà determinati a non accettare compromessi al ribasso”.
Dalle opposizioni, per il momento, c’è cautela. Si aspettano di vedere i dettagli della proposta e i futuri negoziati. “Noi ci aspettiamo dall’Europa non più promesse, ma soldi veri”, spiega il leader del Carroccio Matteo Salvini a margine di un incontro con il presidente dell’Inps Pasquale Tridico alla sede dell’Istituto a Roma. L’europarlamentare leghista Alessandro Panza, intervenuto al dibattito dopo la presidente della Commissione, punta il dito contro le nuove tasse che finanzieranno le risorse comuni europee. E, soprattutto, sostiene che i tempi per rendere concreto il Recovery Fund saranno lunghi.
Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia prende atto che “qualcosa si è mosso” ma la proposta della Commissione non viene giudicata soddisfacente, perché c’è il rischio che venga rivista al ribasso nel Consiglio Ue a causa delle posizioni dei rigoristi Olanda, Danimarca, Austria e Svezia”.
E’ soddisfatto, invece, Silvio Berlusconi, non solo come leader di Forza Italia, ma anche da eurodeputato che ha seguito in streaming la presentazione di Ursula on der Leyen, la cui proposta “va significativamente al di là dell’accordo franco-tedesco della scorsa settimana, avvicinandosi alle nostre posizioni”, spiega.