Il ministro per la Salute Roberto Speranza non esclude la possibilità di riaprire ad aprile: “Questo ce lo diranno i dati. Siamo ancora al 13, il decreto dura fino al 30”, dice. E aggiunge: “Credo sia lecito aspettarsi le riaperture per maggio ma verificheremo giorno dopo giorno”. Il ministro ne ha parlato a ‘Porta a Porta’ su Rai1. “Io credo che le ultime settimane di misure, sacrifici e zone rosse, ci abbiano consentito di piegare questa curva. Abbiamo a che fare con una variante inglese che è il 40% più veloce a contagiare, a correre, e questo è stato il vero problema. Ora grazie a queste misure da un lato e alla campagna di vaccinazione che può accelerare dall’altro, noi dovremo programmare una gradualità di uscita dalle misure più restrittive. Abbiamo bisogno di essere prudenti, perché fare un passo un po’ più lungo può portarci indietro. La volontà di tutto il governo va nella direzione di verificare i dati settimana per settimana e costruire una modalità che ci consenta di far ripartire le attività ma senza correre rischi. Ripartire in sicurezza“, ha aggiunto.
Mentre è “prematuro” parlare della riapertura di discoteche e club, il ministro è più possibilista sui ristoranti: “Anche questo dipenderà dai dati – premette -, ma l’ipotesi di lavorare solo sull’aperto personalmente mi convince molto, poi dovremo confrontarci con i nostri scienziati e i tecnici in sede di Governo, ma i tutti i dati che ho visto indicano che all’aperto c’è sicuramente una minore diffusione del contagio”.