Pierpaolo Panzieri, il 27enne trovato morto ieri nella sua casa di Pesaro è stato raggiunto da una decina di coltellate, non solo sulla schiena. Ancora non è stata eseguita l’autopsia quindi non è possibile indicare un numero preciso. Presenti ferite da difesa sulle mani. L’arma del delitto è non rinvenuta. La polizia starebbe cercando un trentenne con qualche disturbo legato alla ludopatia. Per ora, questa sembra essere la pista seguita dagli inquirenti, ma il riserbo è massimo e le ricerche sono ancora in corso.
“Siamo sotto choc, a Pesaro capitano raramente questi episodi. Di certo, non ci aspettavamo che in una città sicura e tranquilla come la nostra, un ragazzo così giovane potesse essere ammazzato, per di più – da quello che leggiamo oggi sui giornali – per mano di un amico”. È il commento di due signore, che abitano nel centro storico di Pesaro, lo stesso dove l’altro ieri, in via Gavelli, è stato ucciso a coltellate il 27enne Pierpaolo Panzieri, imprenditore edile assieme al padre e appassionato di musica. Si stringe sempre più il cerchio intorno al killer del giovane. Gli inquirenti sospettano che si tratti di un suo amico 30enne, pesarese, che lunedì sera aveva cenato a casa di Panzieri.
Da quanto si è appreso, il 30enne non è mai rientrato a casa da lunedì sera ed ora è ricercato in tutta Italia. Pierpaolo e l’amico avevano cenato assieme: gli avanzi del cibo sono stati repertati dalla scientifica e saranno utili ai fini delle indagini. Panzieri potrebbe essere stato ucciso al culmine di una lite degenerata. La Squadra Mobile di Pesaro, che sta indagano sull’omicidio di Pierpaolo, sta battendo la pista dell’amico diventato killer.