Un ultimo incontro, forse per cercare di appianare le discussioni che spesso accompagnano la fine di una relazione. Lui, però, Safayou Sow, 27 anni cittadino della Guinea, si è presentato con una pistola semiautomatica e ha ucciso la ex compagna, Danjela Neza, 29enne di origini albanesi. L’ennesimo femminicidio, verificatosi la scorsa notte a Savona, al culmine di un litigio.
La ricostruzione dell’omicidio
Neza è stata colpita alla testa da almeno un proiettile sparato da una pistola semiautomatica calibro 22 ed è morta sul colpo. L’ex fidanzato subito dopo il gesto ha chiamato il 112. “Ho ucciso una donna”, le parole al centralino. Sul posto è arrivata la polizia, con il 118 che non ha potuto fare nulla per salvarla. La coppia si era frequentata per diverso tempo, ma la relazione stava finendo. Quello tra i due doveva essere un ultimo incontro per un chiarimento. L’appuntamento in zona stazione, in piazza delle nazioni intorno alle 2 di notte, è diventato invece un diverbio prima, sempre più violento, e poi un femminicidio. L’uomo avrebbe riferito di aver perso la testa per un insulto. Poi la corsa in macchina, dove teneva nascosta una pistola con matricola abrasa, sulla cui provenienza illecita sono in corso indagini. A terra resta la vittima, forse colpita più volte. Accanto al corpo gli uomini della squadra mobile hanno trovato diversi bossoli e ora spetterà all’autopsia, il cui incarico sarà conferito nei prossimi giorni, chiarire se a uccidere la 29enne siano stati uno o più colpi. La coppia lavorava in Darsena a Savona, entrambi impegnati nella ristorazione; dalle prime verifiche non risultano precedenti denunce da parte della donna nei confronti dell’ex compagno per violenze. L’uomo è stato fermato nella notte dalla polizia e interrogato dal pm di turno, davanti al quale ha ammesso di aver compiuto il gesto. Verrà risentito nelle prossime ore, nel frattempo è stato trasferito nel carcere di Marassi a Genova.