Piazza Affari ha riacciuffato la parità nel corso dell’ultima mezz’ora di contrattazioni, agevolata dalla spinta del dollaro. Il biglietto verde ha infatti ripreso la propria corsa aggiornando i nuovi massimi dall’aprile del 2003 a 101,9 punti. In questo quadro il Ftse Mib ha terminato le negoziazioni a 16.532,26 punti in rialzo del 0,07%.
Il miglioramento del sentiment di mercato negli ultimi minuti ha portato a un recupero dei prezzi di alcuni titoli bancari, come Bpm (+1,42% a 0,299 euro) e Banco Popolare (+1,12% a 1,89 euro). Secondo indiscrezioni riportate questa mattina dal Sole 24 Ore, i due istituti dovrebbero affrontare ulteriori problemi di sotto-copertura di crediti deteriorali (Npl) per un ammontare compreso tra 1 e 2 miliardi di euro legati al portafoglio del banco Popolare. La Bce potrebbe quindi richiedere di alzare le coperture su crediti deteriorati.
Sul fronte dei rialzi si mette in luce Cnh Industrial, che ha chiuso con un allungo del 6,08% a 8,19 euro. Il titolo dell’azienda beneficia del forte balzato di Deere registrato nel pre-market di Wall Street, dopo che il maggior produttore mondiale di macchine agricole ha pubblicato risultati trimestrali al di sopra delle stime degli analisti.
Si collocano sul podio di Piazza Affari anche Leonardo-Finmeccanica, +1,58% a 12,19 euro, e Tenaris, +2,10% a 14,61 euro, agevolati da un euro sempre più debole nei confronti del biglietto verde (cambio a 1,055 alle 17.30) e da un’inattesa discesa degli stock statunitensi di barili di petrolio (pari a 1,3 milioni di barili, contro il dato precedente che aveva segnato un rialzo di 5,3 milioni e una previsione degli analisti pari ad un rialzo di 0,3 milioni).
In questo quadro si segnala il ribasso dell’oro, scivolato al di sotto dell’importante supporto statico di area 1.200 dollari per oncia. Secondo il parere di molti analisti, questo livello potrebbe fare da spartiacque per i prezzo del metallo giallo ed ulteriori ribassi potrebbero addirittura andare a minare il trend di medio/lungo periodo.