Imponenti controlli di sicurezza e dispiegamento di polizia, fiori e candele per le vittime. Il Bataclan ha riaperto le porte, con Sting in concerto, per la prima volta da quel venerdì 13 novembre 2015 quando un commando jihadista fece irruzione nella sala durante l’esibizione degli Eagles of death metal, provocando 90 morti. La riapertura “era l’unica risposta da dare all’orrore vissuto in quei giorni”, ha commentato Jules Frutos, codirettore della sala concerti. Un inno alla vita, dunque. Frutos, intervistato a France Info, aggiunge che è stato Sting a proporsi per il concerto, e ha sottolineato che l’interno del Bataclan è stato “rifatto in modo che fosse identico” a prima degli attentati. Presenti al concerto la ministra della Cultura, Audrey Azoulay, e diversi familiari di vittime dell’attacco. Una quarantina i giornalisti accreditati.
INGRESSO VIETATO AGLI EAGLES OF DEATH METAL. Due membri della band americana Eagles Of death metal, che suonava al Bataclan la sera del 13 novembre 2015 quando un commando jihadista fece irruzione hanno provato a entrare stasera nel locale ma è stato negato loro l’accesso. Lo riporta la stampa francese. “Sono venuti e li ho respinti”, ha detto il condirettore del Bataclan secondo quanto riporta la stampa francese. Questo sembra legato al fatto che il cantante, del gruppo, Jesse Hughes, accusò alcuni vigilanti della sala di aver abbandonato il proprio posto appositamente per facilitare l’attacco. “Per rispetto generale, e per le vittime e il personale del Bataclan, non li inviterò”, aveva già detto Frutos in un’intervista a France Info.
LE PAROLE DI STING. “Vorrei che osservassimo un minuto di silenzio. Non li dimenticheremo”. Così Sting, parlando in francese, sul palco del Bataclan a Parigi. Quella sera al Bataclan furono uccise 90 persone. “Questa sera abbiamo due compiti: ricordare e celebrare la vita. Non li dimenticheremo”, ha detto ancora Sting.
I TESTIMONI: CONCERTO STRAORDINARIO, VINCERA’ LA VITA. “The show must go on”. Così uno degli spettatori usciti dal Bataclan, dove si è concluso il concerto. “Anche se abbiamo cantato e Sting è stato straordinario, è stata dura”, racconta Elodie, che nel concerto degli Eagles Of death metal del 13 novembre 2015 ha perso diversi amici. “Il ricordo non ci ha abbandonato un attimo”, aggiunge. Anche Henry commenta uscendo: “Il grande messaggio di questa sera è che la vita vincerà. Le democrazie non saranno battute dai retrogradi”.