Il presidente palestinese Abu Mazen ha inaugurato l’ambasciata palestinese presso la Santa Sede. Prima, Abu Mazen è stato ricevuto dal Papa, con il quale ha avuto un colloquio di 23 minuti. Papa Francesco ha accolto Abbas salutandolo in spagnolo: “Mi fa piacere riceverla”. “Anche io sono contento di stare qui”, la risposta del suo interlocutore. Appena seduti alla scrivania, il Papa ha fatto un gesto con la mano, come a dire: “Sento delle cose che mi arrivano”. Poi la presentazione dell’entourage del presidente palestinese – una delegazione di 10-15 persone – tra le quali un uomo che ha detto al Papa di essere sposato con una donna argentina e ha fatto una battuta sul San Lorenzo, la squadra del cuore di Francesco, prima di donargli una maglia di calcio con i colori della Palestina.
Nel momento dello scambio di doni, Abbas ha presentato al Papa cinque regali: un’icona antica con il volto di Gesù, una pietra del Golgota presa dalla chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, un dvd con la documentazione sulla ristrutturazione in atto della basilica della Natività, un libro dal titolo “Palestine and the Holy See” sulle relazioni diplomatiche tra i due Paesi e un’icona dorata della Sacra Famiglia. Il Papa, a sua volta, ha donato al presidente della Palestina la medaglia dell’Anno giubilare appena trascorso e “due miei scritti; sull’amore e la famiglia e sulla custodia del creato”, cioè l’Amoris Laetitia e la Laudato si’ in arabo. L’incontro di oggi avviene dopo l’avvio dell’Accordo globale tra la Santa Sede e lo Stato di Palestina del 26 giugno 2015 e contestualmente all’apertura dell’ambasciata di Palestina presso la Santa Sede, che verrà inaugurata oggi dal Papa e dal presidente palestinese – subito dopo l’udienza – in via di Porta Angelica, a due passi dal colonnato di San Pietro.
“La Santa Sede ha riconosciuto completamente la Palestina come Stato indipendente e spero che altri Paesi seguano l’esempio del Vaticano e riconoscano lo Stato palestinese”, ha detto Mahmoud Abbas, davanti alle telecamere.
In merito ipotesi del presidente eletto Donald Trump di trasferire l’ambasciata americana in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, Abbas ha dichiarato: “Quello che diciamo è che se questa sarà la decisione, non aiuterà la pace e speriamo che non accada”.