Un gruppo di 160 rifugiati partito da Tripoli, in Libia, è arrivato in Italia a bordo di due velivoli C-130J della 46^ Brigata Aerea dell’Aeronautica militare e sotto il controllo del Comando operativo di vertice interforze (COI). Si tratta del primo corridoio umanitario nato da un’iniziativa congiunta tra il ministero degli Interni e la Conferenza episcopale italiana (CEI) che, in stretta coordinazione con l’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni unite (UNHCR), hanno individuato in Libia dei migranti in condizioni di vulnerabilità e in grado di ottenere la protezione internazionale.
Attraverso anche il coinvolgimento del ministero degli Esteri, la richiesta di provvedere al trasporto è pervenuta al ministero della Difesa, che, ricevuta dal capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, la piena fattibilità operativa dell’attività, ha dato il suo assenso.
Soddisfatto Emanuele Fiano, che dichiara: “Senza nessun dubbio è il successo della scelta del Partito democratico di governare un fenomeno così complesso, drammatico ed epocale come l’immigrazione. Una sfida difficile alla quale abbiamo dato una risposta importante. Chi ha criticato il decreto Minniti si ravveda o se ne faccia una ragione. Abbiamo ragione noi”.