La candidatura di Milano si conferma competitiva in vista dell’assegnazione della nuova sede dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) che lascerà Londra dopo la Brexit. Il primo via libera è arrivata dalla Commissione europea, che ha pubblicato la valutazione delle 27 offerte ricevute dagli Stati membri per ospitare l’Autorità bancaria europea e l’Agenzia europea per i medicinali. La Commissione, si legge in una nota di Bruxelles, “ha valutato oggettivamente tutte le offerte sulla base dei criteri stabiliti dal Presidente Jean-Claude Juncker e dal Presidente Donald Tusk, e approvati dai capi di Stato e di governo”. La valutazione, “interamente basata sulle informazioni trasmesse dagli Stati membri, rispetta la loro decisione di evitare la ponderazione dei criteri e non prevede alcun tipo di classificazione o di graduatoria”.
Il documento rileva la presenza “dell’edificio Pirelli (50.260 m²), che secondo l’offerta sarà adattato per soddisfare tutte le esigenze di Ema” (nella foto) assicurando “la disponibilità di uffici e sale riunioni, un auditorium, un’area reception, così come la garanzia di sicurezza fisica”. Inoltre la proposta italiana indica che i locali “saranno disponibili per Ema entro marzo 2019”. Il documento sottolinea anche “la disponibilità di voli diretti tra Milano e tutte le capitali dell’Ue, con una frequenza che va da 2 a 256 voli a settimana” oltre a “una capacità di più di 1.500 camere in hotel”, “la disponibilità di scuole internazionali”, “l’accesso ai servizi sociali e alle cure mediche per i coniugi e i figli del personale”.
Ricorda poi “che Milano è in una posizione leader in Italia in termini di opportunità di lavoro e accessibilità al mercato”. Il principale svantaggio per la candidatura del capoluogo lombardo è che l’Italia ospita già due agenzie Ue decentralizzate, la Fondazione europea per la formazione di Torino e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare a Parma.
Prossima tappa sarà la discussione politica, sulla base della valutazione della Commissione, in occasione del Consiglio Affari generali nel mese di ottobre. La decisione finale sarà presa nel mese successivo, sempre nel Consiglio Affari generali. “La buona notizia è che siamo in pole. Noi abbiamo una possibilità in più, perché abbiamo un edificio pronto che daremo gratuitamente”, ha commentato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Il documento pubblicato oggi a Bruxelles conferma la solidità della nostra candidatura e l’elevatissima qualità dell’offerta del capoluogo lombardo”, ha ribadito il ministro degli Affari esteri Angelino Alfano.