La Commissione europea ha concluso che i due prestiti statali per un importo di 900 milioni di euro, concessi dall’Italia ad Alitalia nel 2017, sono illegali ai sensi delle norme Ue sugli aiuti di Stato. L’Italia deve quindi recuperare da Alitalia l’aiuto di Stato illegittimo, più gli interessi. La Commissione europea ha rilevato che Italia Trasporto Aereo S.p.A. (Ita) non è il successore economico di Alitalia e, quindi, non è tenuta a rimborsare gli aiuti di Stato illegali ricevuti da Alitalia.
Ha inoltre rilevato che gli apporti di capitale dell’Italia di 1,35 miliardi di euro nella nuova società sono in linea con le condizioni di mercato e pertanto non costituiscono aiuti di Stato ai sensi delle norme dell’Ue.
“L’Italia ha dimostrato che c’è una netta discontinuità tra Alitalia e la nuova compagnia aerea Ita – ha detto la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica della concorrenza -, e che il suo investimento in Ita è in linea con i termini che un investitore privato avrebbe accettato. Una volta che Ita decolla, spetta all’Italia e al management di Ita sfruttare questa opportunità una volta per tutte. E continueremo a fare la nostra parte per garantire una concorrenza leale nel settore dell’aviazione europea”.