I 629 migranti, tra cui 11 bambini e sette donne incinte, che si trovano a bordo della nave Aquarius “verranno trasferiti su navi italiane e condotti a Valencia”. Lo riferisce su Twitter la Ong Sos Mediterranee, spiegando che la nave “riceverà rifornimenti da un’imbarcazione italiana”.
— UPDATE 6:14 – La nave #Aquarius riceverà rifornimenti da un’imbarcazione italiana.
Secondo il piano del MRCC di Roma i naufraghi a bordo verranno trasferiti su navi italiane e condotte a #Valencia.
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) 12 giugno 2018
“La nave #Aquarius riceverà rifornimenti da un’imbarcazione italiana. Secondo il piano del MRCC di Roma i naufraghi a bordo verranno trasferiti su navi italiane e condotte a #Valencia”, scrive su Twitter la ong SOS Mediterranee, che nella notte ha ufficializzato che l’imbarcazione attraccherà a Valencia. “È un segnale molto positivo. Tuttavia raggiungere la Spagna richiede diversi giorni di navigazione – si legge sul profilo social – Con così tante persone a bordo e condizioni meteo in peggioramento la situazione può diventare critica”.
Nello «shelter» della nave #Aquarius, «rifugio» per le donne e i bambini.#TogetherForRescue #HumanityAtSea https://t.co/KBYmM9TftA
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) 12 giugno 2018
Dopo circa 36 ore di confusione sulla sorte dei migranti, una parte di loro sarà trasferita su una nave della guardia costiera e su una della marina, che accompagneranno l’Aquarius a Valencia, secondo il piano comunicato dal centro di coordinamento di Roma a SOS Méditerranée, ha spiegato ad AFP la portavoce dell’ong, Laura Garel. “Non abbiamo ancora informazioni sull’ora della partenza” ha aggiunto, precisando che il viaggio richiederà “almeno 3 giorni di navigazione” su una distanza di 1.300 chilometri. Alle ore 8 l’Aquarius ha ricevuto rifornimenti dalla marina italiana, ha precisato ancora Garel. Sulla nave si trovano 629 persone, mentre l’imbarcazione può trasportare 500 passeggeri.
“Posso confermare” il trasferimento dei migranti imbarcati sulla nave Aquarius su navi italiane verso il porto di Valencia, ha detto Danilo Toninelli, ministro dei Trasporti, intervistato dalla trasmissione Circo Massimo su Radio Capital. “È stato l’esito della decisione presa stanotte – spiega – Oggi manderemo altre navi per prendere a bordo parte dei 629 e accompagnarli verso Valencia. Non si potevano far navigare la Aquarius con queste condizioni di mare”.
“Aquarius ha ricevuto conferma: il porto sicuro è Valencia. I rifornimenti sono a bordo”, scrive su Twitter la Ong, Sos Mediterranee, postando le foto del carico arrivato sull’imbarcazione. “Siamo sollevati che si inizi a trovare una soluzione sebbene il risultato sia un prolungamento del tempo in mare non necessario per i naufraghi e una riduzione dei mezzi di soccorso”.
#Aquarius ha ricevuto conferma: il porto sicuro è #Valencia. I rifornimenti sono a bordo.
I team sono sollevati che si inizi a trovare una soluzione sebbene il risultato sia un prolungamento del tempo in mare non necessario per i naufraghi e una riduzione dei mezzi di soccorso. pic.twitter.com/ZK4Is59AhV
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Matteo Salvini, lunedì, ha esultato dopo la risoluzione del caso della nave Aquarius che sbarcherà in Spagna. “Grande soddisfazione da vicepremier, da ministro e da papà per come si sta risolvendo la vicenda di questo barcone. Evidentemente, alzare garbatamente la voce paga. Cosa che l’Italia non faceva da tempo immemore”, ha commentato il ministro leghista.
Roberto Saviano interviene di nuovo sulla decisione dell’Italia di chiudere i propri porti agli oltre 600 migranti, tutti provenienti dal Nord Africa, a bordo della nave Aquarius: “Mettere a rischio la vita di decine di persone è un comportamento da banditi, proprio come nel caso dei ministri Danilo Toninelli e Matteo Salvini – ha detto ai microfoni di Fanpage.it – I problemi ci sono ma sono di organizzazione politica dei rifugiati. Un governo ha tutto il diritto di chiedere una rinegoziazione della organizzazione dei flussi dei migranti, ma non si può fare sulla vita delle persone”. E quanto ai soldi che l’Italia spenderebbe per la gestione dei flussi, Saviano attacca: “Vi stanno mentendo. L’Europa ha concesso all’Italia di scorporare dal bilancio questa somma, che così non pesa sul bilancio. Sono soldi esterni a queste dinamiche e quando vi dicono che potrebbero essere usati meglio e diversamente, magari per gli italiani, stanno mentendo”.
La risposta di Toninelli arriva poco dopo: “Caro Roberto Saviano, i banditi sono coloro che hanno lucrato per anni sulla disperazione dei profughi, con la complicità di certa politica. Chiedere agli altri Paesi Ue di fare la propria parte, come sta facendo l’Italia, significa prima di tutto voler aiutare questa povera gente”, scrive il ministro dei Trasporti su Twitter.
Caro @robertosaviano, i banditi sono coloro che hanno lucrato per anni sulla disperazione dei profughi, con la complicità di certa politica.Chiedere agli altri Paesi UE di fare la propria parte, come sta facendo l’Italia, significa prima di tutto voler aiutare questa povera gente
— Danilo Toninelli (@DaniloToninelli) 12 giugno 2018
Per Aloys Vimard, coordinatore di Medici Senza Frontiere a bordo di Aquarius, “negare lo sbarco a persone disperate salvate in mare non può essere considerato una vittoria. Questa è la risposta sbagliata alla mancanza di responsabilità e alla condivisione degli oneri tra gli stati membri dell’Ue”.