La quota vincente
Notizie dal Mondo

attentato filippine cattedrale jolo morti

Foto AP-LaPresse - Tutti i diritti riservati

Due bombe sono state fatte esplodere contro una chiesa cattolica nell’isola filippina di Jolo, a maggioranza musulmana e roccaforte dell’insorgenza islamica, causando la morte di almeno 18 persone. Appena pochi giorni fa gli elettori hanno appoggiato in un referendum la creazione della maggior autonomia musulmana nella regione e gli esperti si domandano se gli estremisti vogliano colpire il processo di pace. Una potente prima esplosione ha causato vittime durante la funzione religiosa e pochi istanti dopo un’altra detonazione, probabilmente di una motobomba, ha ucciso anche i soldati accorsi per soccorrere i feriti. Si tratta di uno degli attacchi più gravi nel martoriato sud delle Filippine da anni, prova di quanto la violenza sia ancora protagonista nonostante i passi verso la pace.

Nel referendum è stato approvato un piano che attribuisce ai musulmani nel sud più controllo sui propri affari locali, nella speranza di ridurre la violenza dei separatisti. Manila ha reagito velocemente all’attentato, che non è stato ancora rivendicato. “Perseguiremo fino ai confini della Terra gli spietati responsabili di questo ignobile crimine”, ha dichiarato il portavoce del presidente, Salvador Panelo, sottolineando che “la legge non avrà pietà”. Tra i morti ci sono cinque soldati, un membro della guardia costiera e 12 civili, mentre i feriti sono 83, secondo l’esercito. Il capo della polizia regionale Graciano Mijares aveva in precedenza parlato di 27 morti.

Le autorità ritengono che responsabile dell’attentato possa essere il gruppo Abu Sayyaf: “Quando parliamo di terrorismo a Sulu, il primo sospetto è sempre su Abu Sayyaf, ma consideriamo anche la possibilità che l’autore sia un altro”, ha detto Gerry Besana, colonnello dell’esercito. Jolo è una base per il gruppo islamista, accusato di vari attentati dinamitardi tra cui quello su un ferry nella baia di Manila nel 2004, in cui morirono 116 persone. Fu l’attentato più grave del Paese. Abu Sayyaf è una rete di militanti nata negli anni ’90 con denaro della rete al-Qaeda di Osama bin Laden, da allora ha guadagnato milioni di dollari con banditismo e sequestri a scopo di estorsione, spesso prendendo di mira cittadini stranieri. È tra le reti basate nella regione di Mindanao, dove alcuni membri hanno giurato fedeltà al gruppo Stato islamico.

Abu Sayyaf non è parte del processo di pace che dura da decenni con il più grande gruppo separatista della nazione, il Moro Islamic Liberation Front, che il 21 gennaio è sfociato nell’approvazione della nuova regione a guida musulmana nel sud, Bangsamoro. La provincia di Sulu, che include Jolo, ha votato contro la creazione della regione autonoma, ma l’area fa parte di Bangsamoro. Le autorità si domandano ora se lo scopo del nuovo attentato sia far deragliare il processo di pace. Ne sono responsabili “estremisti criminali”, ha detto il consigliere alla Sicurezza nazionale Hermogenes Esperon, “non consentiremo loro di tradire la preferenza popolare per la pace, che deve prevalere sulla guerra”.

Questo blog non è una testata giornalistica ed è aggiornato senza periodicità. Non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Le previsioni e i pronostici presenti all’interno del blog sono frutto di opinioni personali che riguardano il possibile esito di eventi sportivi, scelti a discrezione dell’autore, e sono espressi precedentemente allo svolgersi degli eventi stessi. L’autore cerca di fornire dati accurati e aggiornati ma non offre alcuna garanzia assoluta circa l’accuratezza o l’attualità del contenuto del sito, come non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori o omissioni.
L’autore dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all’autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. L’autore del blog si riserva il diritto di rimuovere senza preavviso e a suo insindacabile giudizio commenti che risultino offensivi, volgari, blasfemi, inutili, altamente provocatori o che abbiano contenuti di natura pubblicitaria. Inoltre, l’autore non è in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità.
Ogni visitatore del blog si impegna a prendere visione di questo disclaimer e ad accettarne tutte le condizioni.

This website is hosted Green - checked by thegreenwebfoundation.org

Questo sito confronta le quote e i bonus offerti dai Bookmakers da noi selezionati, in possesso di regolare concessione ad operare in Italia rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il servizio, come indicato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni al punto 5.6 delle proprie Linee Guida (allegate alla delibera 132/19/CONS), è effettuato nel rispetto del principio di continenza, non ingannevolezza e trasparenza e non costituisce pertanto una forma di pubblicità

Forniamo giornalmente pronostici, suggerimenti ed anteprime sulle principali competizioni sportive. Grazie ai nostri consigli ti aiutiamo a scegliere tra le offerte dei bookmaker in possesso di regolare concessione ad operare in Italia rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

B-Lab LIVE! e blabsport.it sostengono il Gioco Responsabile. Il gioco é severamente vietato ai minori di 18 anni‎ e può causare dipendenza patologica.

B-Lab Live! © 2013-2019 Boris Production srl P.IVA 01804480992. Powered by CSS Communication® - Tutti i diritti riservati - Sito in Costruzione -

To Top