Sono 154 i morti e 60 i dispersi a Beirut, devastata dall’esplosione di martedì scorso. I soccorritori continuano a estrarre cadaveri dalle macerie. “Non si può escludere un missille o una bomba”, ha ammesso per la prima volta il presidente libanese Aoun, promettendo che nessuno resterà impunito e respingendo l’idea di un’indagine internazionale, sostenendo che non porterebbe alla verità. Il leader di Hezbollah nega intanto la presenza di armamenti nel magazzino saltato in aria. “Nessun nostro arsenale nel porto”, assicura Hassan Nasrallah.
Beirut, 154 morti e 60 dispersi: si continua a scavare
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