Narcotizzato per una rapina dentro la sua auto e poi morto. I Carabinieri di Bergamo hanno arrestato quattro persone, accusate di omicidio e rapina per il decesso dell’80enne Angelo Bonomelli, noto imprenditore di Trescore Balneario, nel bergamasco. Il figlio aveva sporto denuncia due giorni fa, preoccupato per il mancato rientro a casa del padre, e il mattino stesso i Carabinieri avevano trovato il Suv dell’uomo con all’interno il suo corpo esanime: si trovava in un parcheggio pubblico di Entratico. Sul corpo di Bonomelli, nessun’evidenza di lesioni o ferite, ma nel portafogli non c’erano soldi e la vittima era stata spogliata di telefono cellulare e orologio in oro.
In seguito al ritrovamento del corpo, i militari hanno ricostruito quanto accaduto. Il pomeriggio del 7 novembre Bonomelli avrebbe raggiunto un bar di Entratico dove aveva appuntamento con un 33enne per discutere del rilancio sui social delle terme di sua proprietà a Sant’Ombono Terme (BG). I due sarebbero stati poi raggiunti da altre tre persone: un 68enne pensionato e due giovani disoccupati di 23 e 24 anni tra cui una donna, tutti italiani, residenti in provincia di Bergamo e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.
Fermatosi a chiacchierare con loro all’esterno del bar, l’imprenditore avrebbe consumato una bevanda offerta da uno dei giovani, all’interno della quale era stata sciolta una sostanza narcotizzante. Poco dopo l’anziano ha accusato un malore, si è accasciato e, sorretto dai quattro, è stato caricato di peso a bordo del suo Suv, parcheggiato a poca distanza dal bar. Due dei giovani avrebbero spostato mezzo e vittima nel parcheggio dove poi è stato trovato il cadavere, per poi essere raggiunti dagli altri a bordo di un’utilitaria: hanno sistemato la vittima sul sedile del conducente portandogli via l’orologio d’oro, il cellulare ed i contanti.
Dopo avere individuato i presunti responsabili, i carabinieri hanno fatto irruzione nelle loro abitazioni e recuperato la cassa dell’orologio da un ‘compro oro’ di Bergamo, dove era stata rivenduta parte della refurtiva. Uno degli indagati invece possedeva ancora il cellulare dell’imprenditore morto. Sono stati tutti portati in carcere a Bergamo. La salma di Bonomelli è stata trasportata presso l’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria.