Altolà della Commissione Europea sul blocco dei licenziamenti in Italia. Nelle raccomandazioni approvate ieri Bruxelles critica la norma introdotta dal governo e in scadenza il 30 giugno, sposando di fatto la linea di Mario Draghi che non intende rinnovarla. Per la Commissione è una misura che discrimina i lavoratori a tempo determinato e non particolarmente efficace. Per i sindacati però la partita non è ancora chiusa: “Non è vero che non ci sono passi avanti”, dice il leader della Uil Bombardieri in un’intervista.
Le parole di Bombardieri
Il piano delle assunzioni nella PA “è imprescindibile, è una parte del patto sottoscritto con il presidente del Consiglio. E i patti, se vengono firmati dal presidente del Consiglio, mi aspetto vengano onorati. Non capirei un passo indietro. Si metterebbe in discussione l’intero Piano nazionale di ripartenza, perché la riforma della pubblica amministrazione è una delle missioni indicate dal Recovery”. A dirlo Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, in un’intervista a La Stampa. Secondo il sindacalista, quello con il premier Mario Draghi “è un rapporto con una controparte, ma ho visto spirito di collaborazione. Speriamo venga applicato, a partire dal blocco dei licenziamenti” su cui, avverte “non è vero che non ci sono passi in avanti. Le pressioni fatte da Cgil Cisl e Uil hanno costretto il quadro politico a ridiscutere quella impostazione. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni”.
Sul possibile sciopero generale in caso di mancata proroga del blocco dei licenziamenti, Bombardieri sottolinea di essere dell’avviso che “gli scioperi non si proclamano, ma si fanno quando è il momento di farli. Ho visto una primavera di mobilitazioni,con centinaia di assemblee. E sarà un’estate complicata, perché i temi che stiamo chiedendo di affrontare ancora non sono stati pienamente considerati”.