La battaglia dei dazi incide solo parzialmente sulle Borse europee. La reazione cinese (rincari su 128 prodotti americani per circa tre miliardi di dollari) ha fatto crollare Wall Street con il Dow Jones che ha perso l’1,90% e il Nasdaq intorno al 2,80%. Ma dopo il lungo weekend festivo di Pasqua, le piazze europee hanno aperto in calo decisamente più moderato. In avvio a Francoforte il Dax cede lo 0,84% e dopo mezz’ora si mantiene intorno al – 0,60/0,70%. Intorno alle 11, il calo si accentua: -1,32%. A Parigi il Cac40 perde lo 0,48% in apertura e, poi, risale leggermente (-0,34%) per scendere a -0,80%. A Londra l’indice Ftse100 segna un ribasso dello 0,62% in apertura e tiene intorno a un calo dello 0,72%. L’Ibex-35 della Borsa di Madrid fa segnare un -0,35%, poi il calo si accentua a -0,94. Anche Milano le cose sembrano tranquille: alle 9 e 30, il calo è dello 0,30%. Poi si scende a -0,72%, assolutamente nella norma. Meglio si capirà quando riaprirà Wall Street: la piega che prenderà la Borsa Usa e, di conseguenza, il comportamento di quelle europee.
Gli investitori si muovono cauti dopo la nuova caduta dei titoli tecnologici Usa e le rinnovate tensioni commerciali. Dal fronte macro oggi sono attesi gli indici Pmi manifatturieri dei singoli paesi europei e dell’intera Eurozona.
Mediaset –
Balzo in Borsa di Mediaset (+7,33% a 3,34 euro) sotto la spinta dell’intesa con Sky Italia. Il rapporto di collaborazione tra le due società prevede la cessione a Sky del diritto di trasmettere anche sul satellite i canali Premium di Cinema e Serie TV. Mediaset ha inoltre ottenuto un’opzione (senza obblighi di esercizio da parte di Mediaset) a cedere all’operatore satellitare, in una finestra temporale compresa fra novembre e dicembre 2018, l’intera partecipazione in una Newco nella quale sarà previamente conferito da Premium il ramo d’azienda costituito dalla piattaforma tecnologica di Premium (area “Operation pay”). Mediaset non ha dato indicazioni circa le cifre dell’accordo, ma i numeri che circolano sulla stampa indicano potenziali 300-400 milioni di ricavi nell’arco di 4.5 anni con 200 mln di ebitda aggiuntivo rispetto a quanto indicato nel piano “Mediaset 2020”. Gli analisti di Equita, che hanno alzato il prezzo obiettivo su Mediaset a 3,9 euro, vedono ricavi addizionali per circa 70 mln euro dal 2019, che salirebbero a 80-90 mln se l’accordo sarà esteso a fine anno alle commissioni di ritrasmissione sulla tv in chiaro.