Sangue sulla campagna elettorale in Brasile. A un mese dalle presidenziali del 7 ottobre il candidato di estrema destra Jair Bolsonaro, dato per favorito nei sondaggi dopo Luiz Inacio Lula da Silva che prova a correre dal carcere, è stato accoltellato durante un evento a Juiz de Fora, nello Stato di Minas Gerais, nel sudest del Paese. Gravemente ferito, è stato operato e viene definito in condizioni stabili, ma è probabile che dovrà sospendere la campagna elettorale, dal momento che dovrà rimanere in ospedale fra otto e 10 giorni e poi dovrà stare a riposo.
Uno dei figli, Flavio Bolsonaro, aveva annunciato in un primo momento su Twitter che le ferite del padre erano “superficiali”, ma successivamente ha scritto: “Purtroppo è più grave di quanto pensassimo”.
La scena è stata ripresa dai video amatoriali girati con gli smartphone: mentre il frontrunner della destra si concedeva a un bagno di folla, trasportato sulle spalle da un gruppo di sostenitori, l’assalitore lo ha colpito allo stomaco con un coltello, che secondo un testimone portava avvolto in una camicia bianca. I fatti sono avvenuti intorno alle 15 locali di giovedì, le 20 in Italia. Subito bloccato dalla folla al grido di ‘Morirai’, l’uomo di 40 anni è stato poco dopo arrestato e portato in commissariato dalla polizia federale. L’aggressore, identificato come Adelio Bispo de Oliveira, 40 anni, ha militato nel partito di sinistra Psol dal 2007 al 2014. La polizia ha fatto sapere che sta indagando su eventuali problemi mentali dell’uomo, dal momento che dopo l’arresto ha dichiarato di avere “compiuto una missione divina, una missione di Dio”.
In un video della polizia ottenuto da Afp il sospettato, seduto a terra, con addosso un paio di jeans e una giacca nera aperta sul torso nudo, spiega agli agenti che lo interrogano di avere agito solo: “Nessuno mi ha chiesto niente, chi mi ha dato ordini è Dio”, ha detto. Recentemente sul suo profilo Facebook Bispo de Oliveira aveva pubblicato diversi messaggi critici verso Bolsonaro; e ha postato anche messaggi a contenuto politico favorevoli alla sinistra in Brasile e al governo del presidente venezuelano Nicolas Maduro. Il suo avvocato, Pedro Augusto Lima Possa, alla tv Globo ha dichiarato che l’aggressore gli ha assicurato di avere agito “per motivi religiosi, di tipo politico e anche per i pregiudizi che Bolsonaro mostra ogni volta che parla di razza, religione e donne”.