Uccisa dal padre e dal fratello perché voleva sposare un italiano. Il sogno d’amore di Sana Cheema è stato stroncato in Pakistan, nella sua terra d’origine, da una famiglia troppo conservatrice per accettare le sue scelte.
Sana si trovava a Brescia da anni, dove aveva studiato e iniziato a lavorare. Come riporta il Giornale di Brescia, la giovane di 25 anni si era poi innamorata di un ragazzo della città con cui aveva deciso di pronunciare il fatidico sì, nonostante il no dei familiari.
Poco tempo fa aveva deciso tornare nel paese dove è nata, nel distretto di Gujrat, in Pakistan, per far visita alla famiglia. Ma da qui non è più tornata: il padre e il fratello, ora agli arresti, le hanno fatto pagare con la vita il suo stile di vita all’occidentale.